Negozi aperti la domenica, Vittorio Sgarbi sotterra Di Maio: "Attiva il cervello"
Vittorio Sgarbi prende di mira il vicepresidente della Camera e candidato premier del M5S Luigi Di Maio. E ovviamente lo fa senza mezzi termini. "Della Raggi abbiamo detto e non potremo più dire", scrive il critico d'arte e osservatore politico, "adesso è l'ora di monsignor Di Maio, vicepresidente della Camera, alla frutta con le sue dichiarazioni". Sgarbi se la prende con la frase: "I negozi aperti la domenica sfasciano le famiglie e rendono più poveri". Eh no. Vittorio non ci sta, e ribatte: "I lavoratori non sono solo negozianti o preti. Ma camerieri, medici, custodi di musei, tassisti, puttane, camionisti, poliziotti, farmacisti, albergatori, giornalisti, piloti e hostess, scrittori, benzinai e dipendenti di autogrill". Insomma, gente che lavora. Invece "non lavorano, e vengono pagati, i deputati e i vicepresidenti della Camera. Outlet e musei sono frequentati la domenica da chi è libero nei festivi". La conclusione di Vittorio Sgarbi è glaciale: "Visti i gesti della Boldrina, viene da pensare che ai vertici del Parlamento ci siano persone che non attivano il cervello prima di parlare".