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La furia di Putin contro la "nazista": caos al Cremlino per questa bionda. Le foto sexy

Andrea Tempestini
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Si chiama Darya Klishina, biondissima e bellissima, saltatrice in lungo nonché l'unica atleta russa che parteciperà alle imminenti Olimpiadi di Rio, in Brasile. Il punto è che l'associazione di atletica, la Iaaf, ha recentemente bocciato 67 richieste di atleti russi di poter partecipare ai giochi, la conseguenza dello scandalo doping che ha travolto la Federazione russa, sospesa in toto. Oltre ai 67 atleti "ufficiali", altri 80 hanno chiesto di prendere parte alle Olimpiadi da indipendenti: il Doping Review Board, però, ha dato il permesso soltanto a due ragazze, la Klishina e la mezzofondista Yulia Stepanova, che però è infortunata e dunque con assoluta probabilità tagliata fuori dalle competizioni. La bionda saltatrice in lungo, dopo aver l'incassato l'ok olimpico, ha ringraziato l'organizzazione che le ha dato il via libera sui social network (in verità, si attende ancora il via libero del Comitato olimpico internazionale). Un post che in patria ha scatenato una bufera: Darya è stata accusata di "tradimento" ed è stata paragonata a una "nazista", sia per il fatto di voler prendere parte a questi contestatissimi giochi, sia per il fatto che si allena da tre anni negli Stati Uniti. Al "linciaggio", per inciso, partecipano anche i media, e indiscrezioni riferiscono che anche il Cremlino non abbia gradito la scelta dell'atleta. La Klishina, 25 anni, si è difesa colpo su colpo, auspicando che "tutti gli atleti russi possano riuscire a gareggiare a Rio. Io - ha concluso - non sono una nazista né tanto meno una traditrice".

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