Fieracavalli compie 120 anni e celebra il cavallo a 360 gradi
Centoventottomila metri quadrati espositivi, oltre 750 aziende provenienti da 25 paesi, 60 razze equine, per un totale di 3.000 esemplari, portati in fiera da 35 associazioni allevatoriali. Questi i numeri di Fieracavalli che si prepara a superare i 160.758 visitatori, provenienti da 60 paesi, registrati lo scorso anno. “La nostra ambizione è confermare per altri 120 anni questa rassegna, punto di riferimento per il settore equestre, valorizzando la figura del cavallo come elemento di passione e attività economica”. Queste le parole di Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. L'edizione 2018, fissata dal 25 al 28 ottobre, festeggerà i suoi 120 anni con il “120x120 Gran Premio Fieracavalli”: un concorso ippico di salto ostacoli che accoglierà nel padiglione 8 - lo stesso della Longines Fei World Cup - solo 120 concorrenti provenienti da tutta Italia in base alle qualifiche ottenute in sette gare, organizzate a Lecce, Bari, Arezzo, Rimini, Brescia, Varese e Verona. Montepremi: 50mila euro. Cifra che aggiunta ai 415.000 euro assegnati alla Longines Fei World Cup, rende il padiglione 8 il più “gettonato” della Fiera. Dal salto ostacoli al Westernshow, dall'equiturismo alla morfologia, passando per gli attacchi, la tradizione equestre e le gare pony, fino ad arrivare al Villaggio del Bambino, il mondo del cavallo viene rappresentato a 360 gradi, attività produttive comprese. «Fieracavalli, nonostante stia investendo molto su sport, turismo e spettacolo – ha dichiarato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – non smentisce le sue origini mercantili. Quest'anno l'area commerciale del padiglione 6 era sold-out già a luglio, con lo spazio espositivo aumentato del 18%. Una crescita che ha riguardato anche l'internazionalità delle aziende, provenienti dall'Europa e dall'America Latina, che hanno registrato un incremento del 20%. Continua inoltre la collaborazione con ICE-Agenzia per un incoming mirato di buyer da Germania, area dei Balcani, Stati Uniti, Brasile, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Oman, Cina e Mongolia». Prosegue, infine, la collaborazione di Fieracavalli con Progetto Islander, realtà no profit fondata da Nicole Berlusconi che si occupa del recupero di cavalli salvati da situazioni di maltrattamento. Un segno evidente dell'evoluzione del cavallo - nel suo ruolo accanto all'uomo - che la Fiera di Verona ha accompagnato dal 1898 fino ad oggi: da forza impegnata nei campi e mezzo di trasporto a compagno di vita.