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Un superministro per Monti: il mio vicino di casa

Mattias Mainiero risponde a Viviana G. Iezzi

Lucia Esposito
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Illustre dottor Mainiero, sono una studentessa al primo anno di Economia. Ho letto, da qualche parte, che il prof. Mario Deaglio, oltre ad essere un grande economista e docente, è anche un grande giornalista pubblicista e scrittore. Un poliedrico intellettuale, quindi, come tutti i grandi del passato. E allora mi chiedo: perché il prof. Monti non ha chiamato lui al governo al posto della moglie? Io avrei visto più lui che la ministro Elsa Fornero al ministero. E penso che le cose - nel mondo del lavoro e dell'economia - sarebbero andate decisamente meglio. Lei che ne pensa? Questa domanda ce la stiamo ponendo un po' tutti nell'ambito della nostra facoltà. Viviana G. Iezzi Buccinasco (Milano) Che domanda, cara signorina. Mario Deaglio, certo. Ma anche Luigi Zingales, Roberto Perotti, Alberto Alesina, Francesco Giavazzi, Paola Sapienza, Lucrezia Reichlin, Irene Tinagli. Economisti di destra e di sinistra, noti e un po' meno noti, con cattedra in Italia e all'estero, con e senza editoriali sui giornali, superesperti di previdenza e superesperti in genere.  Monti non aveva che l'imbarazzo della scelta: pare che in Italia ci siano più economisti che ragionieri. Avrebbe potuto scegliere persino Giulio Tremonti, che era, è vero, ministro del governo Berlusconi, ma che non si sa bene se sia più vicino alla Lega o a Forza Italia o a se stesso, più di centro o più di centrodestra talvolta addirittura con qualche venatura di centrosinistra, che non aveva fatto brutta figura, che è stimato in Europa e anche oltre l'Europa e che avendo spesso litigato con Berlusconi aveva anche qualche carta in più da spendere. Economisti di tutti i tipi. Pensi che un nome persino io ce l'ho in testa. È un bravo signore, attento, rigoroso. Onestissimo. Sa fare bene i conti, se ne intende di tasse e compila alla perfezione modelli di ogni genere. Talvolta, quando ha tempo, mi dà una mano nei calcoli più complicati (Irpef e via discorrendo). È il mio vicino di casa. In fin dei conti, visto ciò che hanno fatto finora i ministri di Monti, uno vale l'altro. Taglia qui, taglia là, innalza l'età, aumenta l'età di un altro poco. Continua a tagliare. E il mio vicino, essendo pensionato, almeno avrebbe avuto un occhio di riguardo per la categoria, oggi particolarmente tartassata. Che domanda, signorina. Ma sì, pure Deaglio sarebbe andato [email protected]

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