Corsera e Sole 24 come il Cav:"Angela Merkel? La peggiore"

I due quotidiani ora attaccano la cancelliera: "Fai in fretta o moriremo". "Più nazionalista dei nazionalisti"
di Andrea Tempestinidomenica 17 giugno 2012
Corsera e Sole 24 come il Cav:"Angela Merkel? La peggiore"
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  Le cose cambiano, il tempo passa e l'Unione Europea, come la moneta comune, pare sempre più a rischio. E così, in parallelo, la linea di due dei maggiori quotidiani nazionali muta: dopo gli elogi alla Germania di Frau Merkel, ecco che anche il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore si scagliano contro lo cancelliera Angela. Troppo rigore uccide: lo hanno capito anche loro, che oggi "sposano" i concetti che da tempo, prima della sua caduta politica, andava ripetendo Silvio Berlusconi. I due quotidiani lo fanno in maniera differente, ma diretta ed efficace. Una vera mutazione di paradigma (sinistramente simile a quella operata nei confronti del premier, Mario Monti). "Schnell, Frau Merkel" - Il foglio di Confindustria, proprio come fece lo scorso novembre con il Cavaliere inchiodato dal titolo cubitale "Fate presto", dedica una gigantesca prima pagina ad Angela: "Schnell, Frau Merkel" (faccia in fretta, signora Merkel), scrive il direttore Roberto Napolitano. Stesso concetto espresso lo scorso novembre: ossia muoviti a retrocedere dalle tue posizioni masochistiche, cara Angela, oppure l'Europa affonderà definitivamente. Il direttore del Sole attacca: "Signora Merkel, così non si può andare avanti. Non farà molta strada se continuerà ad essere indifferente alla rabbia dei greci, distante dall'orgoglio ferito degli spagnoli, dalle paure degli italiani e dalle angosce francesi". Napoletano spiega si chiede se "l'Europa esiste se si consente ai mercati di attaccare e colpire impunemente un Paese dopo l'altro? La risposta e no". E ancora: "Non esistono vie alternative. Lo abbiamo già detto e scritto ripetutamente. Bisogna dare un messaggio forte ai mercati: l'Europa esiste, non salta, punto". Quindi la ricetta del Sole 24 Ore: "Garanzia unica per i depositi bancari europei", "accesso diretto al Fondo salva-Stati da parte degli istituti di credito", "unificazione dei debiti pubblici europei distinguendo (Paese per Paese) il carico degli interessi ma neutralizzando così l'azione dei Paesi del Sud Europa (e non solo) che si è rivelata molto onerosa".  L'affondo del Corsera - Il secondo affondo arriva dalle colonne del Corriere della Sera, che nell'articolo di fondo in prima pagina a firma di Angelo Panebianco, parlando dei "pericoli dell'Unione Europea", mette in guardia dalla "tentazione nazionalsita". Prima la considerazione che "la costruzione europea è oggi a rischio di distruzione". Poi viene notato che "per discutere utilmente bisogna però rimuovere alcuni ostacoli: pregiudizi, moti sedimentati di guardare la realtà, che la deformano". Poi il quotidiano di Via Solferino getta la maschera e mette nel mirino il bersaglio: Frau Merkel. "Non sono nazionalisti solo gi antieuropei dichiarati - spiega Panebianco -. Lo sono anche i governi, sostenuti dai rispettivi elettori, che non rinunciano ai vantaggi dell'Unione ma vogliono piegarla ai propri interessi nazionali". L'attacco sale di intensità: "Sembra di tal fatta anche la recente proposta di Angela Merkel di una maggiore integrazione politica: il progetto di una "piccola Europa" che escluda i Paesi "non in ordine" secondo i criteri tedeschi. Non si badi, un'Europa a leadership tedesca (che nessuno potrebbe sensatamente rifiutare) ma dominata dai tedeschi. Non si può ignorare il peso del nazionalismo - prosegue l'editoriale -, bisogna farci i conti per impedire che distrugga l'Unione". Angela Merkel, insomma, viene dipinta come la peggiore dei nazionalisti e come la pedina in grado di distruggere l'Europa.