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Tagliano settanta auto bluE Fini piange miseria:"Ce ne sono troppo poche"

Nicoletta Orlandi Posti
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Se vogliono tenersi la scorta i parlamentari dovranno provvedere da soli all'auto blu e all'autista. Il Viminale può permettersi solo di fornire ai politici che si sentono minacciati degli agenti armati. Se vorranno, a tirare fuori i soldi per i 26 senatori e 44 deputati che ad oggi sono tutelati, saranno Palazzo Madama e Montecitorio: il ministero dell'Interno infatti non intende più farsene carico visti i tagli che si appresta a fare.  Fini dice no - Da parte sua, il presidente della Camera Gianfranco Fini, però frena: a Montecitorio ci sono a disposizione solo cinque auto blu con relativi autisti che però sono a disposizione della stessa Presidenza, per l'Antimafia e per il Copasir. E così agli onorevoli a quali si chiede di pagarsi di tasca propria il benefit non resterà che bussare alla porta del Gruppo politico di appartenza. Apriti cielo. "Le casse dei partiti sono vuote", si lamenta con Repubblica Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd. "Non ci sono più risorse per finanziare auto blindate e austisti. Tutti i soldi - spiega - vengono spesi per il personale del Gruppo, pubblicazioni e ricerche". Secondo Fiano il Viminale e i prefetti dovrebbero "rivedere tutti i casi degli scortati nel dettagli per verificare se sussistono ancora per tutti i parlamentari le condizioni per essere scortati".  Paghiamo noi - Come uscire dall'impasse? Il ministro Cancellieri, secondo Repubblica, cederà e a pagare sarà ancora una volta il contribuente. Ove venga acclarata l'impossibilità di Camera e Senato di provvedere, il servizio infatti, continuerà ad essere assicurato dal Viminale, E noi paghiamo.   

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