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Il purgato contro il dittatore Grillo:"Nel Movimento non c'è democrazia.E il programma sono le tue sparate?"

Attacco frontale di Tavolazzi (il primo "cacciato" dalle 5 Stelle) a Beppe: "Mi spieghi cosa andrai a fare in Parlamento?"

Andrea Tempestini
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Quattro mesi fa la sua espulsione, arrivata direttamente dal blog e firmata dal dittatore a 5 Stelle, Beppe Grillo. Quindi è stato chiamato da Federico Pizzarotti, l'eroe del Movimento eletto a Parma (e che per nominare una giunta ci ha messo un'era geologica...), che lo voleva come direttore generale del Comune. Ma anche in quel caso arrivò il diktat a 5 Stelle: si oppose Gian Roberto Casaleggio, il guru di Grillo, quello che gli scrive i deliranti post sul blog. Il protagonista, l'epurato, è Valentino Tavolazzi, il primo purgato dal comico genovese, che oggi ha preso carta e penna per scrivere un appello al blogger genovese, o meglio per massacrarlo: "Centinaia di migliaia di cittadini  – scrive Tavolazzi, consigliere di Ferrara – non vogliono che il progetto politico Movimento sia a scadenza come il latte (nel lungo periodo sì), né che sia un esperimento di marketing politico. Se anche Grillo e Casaleggio non lo vogliono, si diano una mossa per farlo camminare con le sue gambe”. "Non c'è democrazia" - La lettera aperta ha toni molto accesi. Il senso della missiva è chiaro: o Grillo cambia linea o i suoi sogni politici sono destinati a naufragare e a infrangersi alle prossime elezioni politiche. Secondo Tavolazzi il problema principale del Movimento a 5 Stelle è di democrazia interna: "Da mesi - continua la sua lettera - si aggiunge danno a danno, con perseveranza non comune. I riflettori dei media sono sul Movimento, ne hanno favorito l'ascesa nel consenso popolare (condizione necessaria ma non sufficiente per farlo maturare), ma ne hanno anche messo a nudo fragilità e deficit di democrazia interna”.  "Un programma inesistente" - "Mancano pochi mesi alle elezioni politiche e non sono ancora noti criteri e modalità per completare il programma nazionale del m5s e per la scelta dei candidati. Il portale è inadeguato e il governo del movimento nelle mani degli utenti della rete resta una frase vuota, scritta nel non statuto. Cosa andremo a fare in parlamento? Sono i post sul blog di Beppe le nostre scelte politiche su economia, lavoro, affari esteri, diritti civili, welfare, bilancio dello stato, Europa? Quando si comincia a produrre la politica nazionale del m5s in rete?”. Tavolazzi rivela il segreto di Pulcinella: Grillo sbraita, insulta, si erge a salvatore della patria ma in zucca non ha la benchè minima idea. Un programma del Movimento 5 Stelle, a parte le consuete sparacchiate populiste e demagogiche, non esiste.  Tutti i diktat del dittatore Grillo - Quindi l'epurato Tavolazzi elenca, uno per uno, tutti i diktat arrivati negli ultimi mesi dal dittartore Grillo: "La frittata è ancora sul fuoco, i miasmi nel movimento aumentano e sono sempre più insopportabili. Dopo la cantonata presa da grillo su Ferrara e Cento, dopo l'intervento a gamba tesa di Casaleggio su Pizzarotti, per impedirgli di esercitare le sue prerogative di sindaco, ora c'è la scomunica non spiegata di Poppi a Modena”. Altro che democrazia del web, quella di Grillo è la dittatura (vuota) di un blog.

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