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La voce: "Berlusconi vuole andare al voto in novembre". Poi la smentita: "Ma subito la riforma elettorale"

Silvio Berlusconi

Andrea Tempestini
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  Silvio Berlusconi ha un piano: vuole andare al voto subito, a novembre. Basta con i tecnici: tutti alle urne. La svolta è arrivata nelle ultime 24 ore, e ha come perno la riforma della legge elettorale, che deve essere varata al più presto. In un contesto fluido e in costante evoluzione, il Cavaliere avrebbe anche deciso di impegnarsi in prima persona: l'annuncio della sua candidatura pare essere imminente. Berlusconi è convinto: "Non abbiamo scelta, il 2013 è troppo lontano, le precure mi perseguitano, i giudici vogliono condannarmi prima della campagna elettorale". Questa la ricostruzione offerta dal quotidiano La Repubblica: la tagliola dei giudici, con scientifico tempismo, è pronta a scattare. La guerra delle toghe contro Berlusconi sta per ricominciare: è possibile una pronuncia negativa in primo grado nell'ambito del processo Ruby, circostanza che ne indebolirebbe la corsa elettorale. Meglio anticipare la battaglia, allora. Meglio bloccare l'offensiva con un blitz e il voto anticipato. Ma non è semplice.  Le smentite - La versione riportata da Repubblica, però, è stata smentita da Alfano prima e Ghidini poi. Il segretario del Pdl ha spiegato: "Noi vogliamo la legge elettorale e non vogliamo le elezioni anticipate. Quella di Repubblica è una ricostruzione fuori dalla realtà. Proprio perché vogliamo la legge elettorale - ha rimarcato Alfano - sono stati sciolti alcuni importanti nodi, come sarà più chiaro già nelle prossime ore". Quindi la smentita di Ghedini: "L'articolo su Repubblica di quest'oggi che darebbe conto degli incontri di ieri del Presidente Berlusconi è totalmente privo di ogni fondamento e narra di fatti e considerazioni mai avvenute. La riunione del Presidente Berlusconi coni suoi legali è avvenuta nel corso della mattinata per assumere alcune decisioni in ordine ai procedimenti in corso. In tale riunione mai si sono correlate le vicende processuali con le scadenze elettorali". Superare il "porcellum" - Secondo la ricostruzione di Repubblica, il Cavaliere ha discusso del piano in un vertice convocato d'urgenza a Palazzo Grazioli, la sua residenza romana. I presenti:  Alfano, Verdini, Ghedini e Bonaiuti. L'obiettivo è accelerare la trattativa con il Pd e approvare, subito, la riforma elettorale con cui archiviare il "porcellum". Pur di andare al voto il prima possibile, Berlusconi sarebbe pronto a concedere qualcosa ai democratici, che spingono per un premio di maggioranza al 15% per il partito che ottiene più voti. Il Cav vuole la massima rapidità, ha come obiettivo le urne. Subito. Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, non vuole però accettare l'accelerata: per lui le elezioni a novembre non sono un'opzione possibile. Ma il Pdl e Berlusconi, in Parlamento, potrebbero decretare la fine dell'epoca dei tecnici prima della scadenza naturale.  

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