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Camusso: "Monti non sa cosa fare per la crisi"

Susanna Camusso

La leader della Cgil contro il premier, "reo" di aver toccato il totem dei sindacati, lo Statuto dei lavoratori

Andrea Tempestini
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Il premier Mario Monti si è "permesso" di toccare il totem dei sindacati, lo Statuto dei lavoratori e l'articolo 18, ricordando che piuttosto che difendere i lavoratori ha creato disoccupazione. Apriti cielo, ecco la rabbiosa risposta di Susanna Camusso, leader della Cgil: "Le parole di Monti dimostrano che questo governo non ha un'idea di cosa fare per la crescita e lo sviluppo del Paese, un film già visto, il peggiore liberismo". Secondo la segretaria del sindacato rosso, il Professore "ha esaurito qualunque spinta propulsiva". Le sue esternazioni sono "la ripetizione di un film che abbiamo già visto". "Si conferma - ribadisce Camusso - che non c'è un'idea del governo su come affrontare i temi della crescita e dello sviluppo in Italia e si continua a riproporre ricette che hanno già dimostrato la loro fallimentarità, oppure si butta la palla in un altro campo, come hanno fatto sulla questione della produttività. Ci dica invece cosa vuol fare per la crescita". Il leader della Cgil ricorda come proprio sugli attacchi allo statuto dei lavoratori e ai contratti "abbiamo passato cinque mesi tra Palazzo Chigi e ministeri a discutere, e mi pare che tutto il mondo, compreso quello delle imprese, abbia dimostrato che quello non era il problema. Niente di nuovo".

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