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Campidoglio, la vendita dell'Aceafinisce in rissa tra consiglieri

Durante la seduta del Consiglio comunale di Roma volano schiaffi e pugni. Vedi il video

Nicoletta Orlandi Posti
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  Dopo giorni di tensioni e proteste, oggi è finita in rissa la discussione in assemblea capitolina sulla vendita del 21% di Acea. I lavori in aula Giulio Cesare si erano aperti in mattinata già con qualche nervosismo. Poi quando il presidente del Consiglio Marco Pomarici ha aperto la votazione, alcuni consiglieri dell'opposizione si sono avvicinati al suo scranno, mentre i rappresentanti dei movimenti per l'acqua pubblica hanno scavalcato le recinzioni. Ne è nata una rissa in cui sono volati anche degli schiaffi e la seduta è stata sospesa. Il Pd si è dichiarato vittima delle botte (il capogruppo Umberto Marroni è rimasto ferito ad una mano) e il segretario Bersani ha accusato la destra di "metodi fascisti".  Il Pdl, a sua volta, si considera aggredito.  Guarda il video su Libero Tv Quel che è certo che le avvisaglie di quanto accaduto si erano viste qualche giorno fa quando, durante una delle tante sedute in cui si discuteva la privatizzazione di parte dell'acqua di Roma, e i consiglieri de La Destra e di Action, in un'inedita alleanza, avevano rovesciato i tavoli degli impiegati.  Ieri la scintilla è scoccata quando in aula è stato letto il parere del segretario generale che rimanda all'Assemblea stessa il voto sulla sospensiva, ovvero la possibilità di "abbattere" tutti i 50mila ordini del giorno, collegati alla delibera, rimandandoli a dopo l'approvazione del bilancio. E così, mentre il presidente del consiglio apriva la votazione è stato l'inferno: gli scranni della presidenza assediati dai movimenti per l'Acqua pubblica e da alcuni consiglieri, badge per il voto elettronico sottratti, spintoni e schiaffi. Persino pugni. Poi sono intervenuti i vigili e la seduta  è stata sospesa. Ritornata la calma l'aula ha votato ma il Pd ora minaccia di rivolgersi al Prefetto e al Tar per invalidare la seduta.Il presidente dell'Assemblea da parte sua sta pensando ad un provvedimento duro: una sorta di Daspo per il pubblico facinoroso.        

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