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Un voto quasi inutile

Mattias Mainiero risponde a Bruno Righetti

Mattias Mainiero
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  Stimato Dottor Mainiero, visto che siamo un paese a spiccata denatalità, non pensa che l'aver portato il pensionamento a 66 anni anche per le donne sarà un'ulteriore spinta a non fare più figli? Chi glielo farà fare di metter su famiglia e avere figli se dovranno oltretutto attendere al lavoro fuori casa praticamente per tutta la vita? Bruno Righetti e.mail E perché, caro Righetti? Di solito, mi corregga se sbaglio, le donne non mettono al mondo i figli quando vanno in pensione. E dunque, dal punto di vista della riproduzione (mi passi l'orrendo termine, ma è di questo che parliamo) lasciare il lavoro a 60 o 66 anni non fa differenza. Età media delle madri alla nascita del primo figlio (secondo i dati Istat): 29 anni. Poi, passati più o meno i 50, per i ben noti motivi, addio procreazione. E a 29 anni le donne che lavorano e che decidono di metter su famiglia e figli godono di un largo ventaglio di tutele anche dal punto di vista previdenziale. Se i figli non nascono, è per altri motivi: perché la vita costa e non sempre si è disposti a fare sacrifici, perché la carriera ha il sopravvento sulla famiglia, perché si preferisce prima comprare una casa più grande e poi impegnarsi in pannolini e pappine e carrozzine, perché gli aiuti alle famiglie (asili nido e cose simili) sono carenti eccetera eccetera. E allora? Di cosa parliamo? Dell'età pensionabile, sicuramente no. Se mai, di tutto il resto, e cioè di un Paese che, non da oggi, è ostile ai nuovi nati. E lo è anche perché il sistema pensionistico, per decenni, se ne è strafregato delle future generazioni, tant'è vero che io andrò in pensione con un trattamento peggiore e più tardi di mio padre, mia figlia sarò penalizzata ancora di più e i miei nipoti, in pensione, non ci andranno forse mai (intendo dire la pensione così come la conosciamo ora). Dopodiché, d'accordo con lei: la riforma Monti o Fornero (più Monti che Fornero) è indecente, anche perché provvedimenti del genere non possono essere presi per decreto legge. Ma in epoca di postdemocrazia può capitare questo e anche di peggio. Postdemocrazia: un sistema in cui la vita politica si svolge all'interno di regole formalmente democratiche ma in cui il potere decisionale sempre più è assunto dalle lobby, dai tecnocrati e dagli organi intergovernativi e sovranazionali. Lo chiami, se vuole, governo tecnico. O governo Monti. [email protected] Balotelli, fedele alla sua consolidata tradizione di giocatore non contenibile sul campo e fuori, non finisce di stupire neppure oltre la Manica. Ne combina di tutti i colori, dà fuoco al suo appartamento ignorando che non è il caso di sparare petardi indoor, prende multe a ripetizione e ultimamente è stato costretto a cambiare auto perché alcuni teppisti non contenti di avergliela rovinata la hanno riempita di pesce. E per non farsi mancare nulla riesce pure a farsi sequestrare quella nuova appena comprata da un giorno. Se tutto questo fosse accaduto in Italia si sarebbe gridato alla persecuzione di stampo razzista. Capitano tutte a lui perché è nero. Ora in Inghilterra questa scusa non funziona più. Se quindi dovesse mai tornare a giocare in Italia verrà abolito il divieto di contestarlo, finalmente i benpensanti capiranno che i fischi passati non erano diretti alla sua pelle. Sandro Lone e.mail Dottor Mainiero, visto il cachet dato a Benigni per la sua solita prestazione anti Cavaliere non le sembra esagerato che i poveri italiani debbano pagare un canone con la crisi che c'è quando poi questi soldi servono per finanziare i già ricchi Benigni e company? Valentino Castriota Trepuzzi (Lecce) Il canone andrebbe abolito. Indipendentemente da Benigni & c. Altro calcio alla democrazia. Il re Monti decide di alzare le accise sulla benzina e lo fa con decorrenza immediata, della serie io l'ho deciso e voi ubbidite. Lo fa senza aspettare che la sua manovra venga discussa e approvata in Parlamento, cosa che se si ripetesse quanto accaduto con l'ultima manovra Tremonti, dichiarata pronta in appena 4 giorni e approvata dopo un mese e mezzo, porterebbe alla sua entrata in vigore per metà gennaio 2012. Nel frattempo agli italiani ogni pieno costerà almeno 5 euro in più e il trasporto delle merci che per il 90% viaggia su gomma subirà un aumento medio del 10%, miracolosamente senza avere effetti sull'inflazione. Candido Munopano e.mail Gentilissimo Dottor Mainiero, da Bruno Vespa il Prof. Monti si è lasciato andare alla - sobria - affermazione che,senza di lui,l'Italia sarebbe stata alla catastrofe, tanto  che, probabilmente, non ci sarebbero stati neppure i soldi per pagare gli stipendi ai pubblici impiegati. Affermazione prontamente ripresa ed amplificata dal presidente Napolitano, e ribadita con enfasi, nei giorni successivi, da numerosi corifei. Mi sarei apettato che qualcuno, tra i membri del precedente governo, la smentisse con dati concreti; non mi pare d'aver sentito o letto nulla in proposito; dobbiamo pensare che quanto detto da Monti sia vero? Se così è, come possono Berlusconi e soci pensare di ripresentarsi - per ottenerne i voti - davanti ad un popolo a cui avrebbero propinato solo fandonie e conti truccati? Se invece così non è, perchè nessuno si alza a confutare, lasciando in molti l'impressione  di aver evitato il baratro  solo per l'infinita saggezza di Napolitano? Oppure dobbiamo pensare che le affermazioni di Bossi non fossero poi tanto avventate e che il mancato controcanto abbia precise ragioni?. Gianluigi Sgorbati e.mail In mancanza di smentite o precisazioni da parte degli interessati, siamo autorizzati a pensare anche il peggio. Purtroppo. Ho appena chiuso il conto corrente mio e di mia moglie e lunedì chiuderò quelli dei miei genitori e dei miei suoceri, con un briciolo di impegno arriverò a farne chiudere una decina in tutto, mi ritengo abbastanza soddisfatto. Questa è la mia risposta a Monti e dovrebbe essere la risposta di tutti gli italiani, molto più semplice ed economica di qualsiasi referendum. Se ogni italiano convincesse almeno altre 10 persone a fare la stessa cosa la democrazia avrebbe stravinto. Gaspare Lenzi e.mail L'Istat qualche tempo fa, illustrandoci la fotografia del Belpaese, ci rendeva edotti su come il 50% delle ricchezze fosse detenuto dal 10% della popolazione. Ma allora la manovra sarebbe stata facile facile, o no? Bastava far pagare la maggior parte delle nuove tasse al 10% di questi nostri fortunati concittadini e ci saremmo tirati su di colpo con buona pace di chi non arrivava prima a fine mese ed ora si dovrà mettere a chiedere la carità agli angoli delle chiese. E' chiaro che colpire chi non può reagire è più semplice e meno rognoso, ma non mi si venga a dire che è una manovra equa una cosa che puzza di vigliaccheria lontano un miglio. Umberto Brusco e.mail   Il nazionalismo esasperato, quello alla francese per intenderci, non mi è mai piaciuto. Non ha molto senso scartare a priori un prodotto magari migliore solo perché non è stato prodotto entro certi confini. Visto come stanno le cose, sarebbe il caso di ripagare con la stessa moneta chi fin dal lontano 1992 ha deciso di condannare a morte una intera nazione... quando ci vuole. Alla radice di tutti i guai c'è il sistema bancario: quello francese è sull'orlo del collasso, così pieno di titoli tossici, e sta cercando di salvarsi a spese del resto dell'Europa. Non si può ricorrere allo sciopero fiscale, impraticabile: gli italiani sono troppo pecoroni anche se non sarebbe un reato. Si può tuttavia mettere seriamente in crisi chi ha causato tutto questo. Sono molti gli istituti bancari italiani che sono stati comprati da banche francesi e tedesche, nessuno obbliga gli italiani a tenere aperti quei conti correnti, così come nessuno obbliga gli italiani ad assicurarsi con compagnie straniere. Elsa Borlatino e.mail Gli euroincompetenti che si sono riuniti a Parigi per salvare una moneta nel quale nessuno crede più hanno escogitato una soluzione che dà il colpo di grazia al sistema. Introducono sanzioni per i Paesi che non rispettano i pareggi di bilancio e sforano. Siamo alla follia: se uno non ce la fa a far quadrare i conti, si vede che non ha abbastanza soldi. Invece di risolvere il problema gli euroidioti fanno le multe, tolgono ancora più soldi a chi è nei guai. Pensano per caso di risolvere il problema in questo modo? Iris Diparma e.mail  

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