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Tecniche di sopravvivenza in epoca di rigore

Mattias Mainiero risponde a Stefania Zanoni

Mattias Mainiero
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Se tutto continuerà su questa strada (più tasse e niente tagli ), i giovani saranno colti da improvvisa vocazione… Aumenteranno i preti! Casa certa, stipendio certo, poco lavoro e niente Ici. Forse sperare che i nostri figli facciano i preti (o suore) è l'unica speranza? Stefania Zanoni e.mail E perché i preti e le suore? Se non hanno la vocazione, pensi a che vita triste i nostri figli andranno incontro. Lei gli vuole bene, non è vero? E allora, se permette, le consiglio qualche mestiere giusto. Per esempio, l'idraulico. La domenica, a differenza del prete, non lavora. Talvolta, non lavora neppure il sabato. Se viene chiamato fuori orario per dare l'estrema unzione a un rubinetto, dice che non si può fare, che bisogna prendere un appuntamento. E poi chi se ne frega: è un rubinetto, un bagno inagibile, che esali pure l'ultima goccia senza il conforto di una chiave inglese. Non andrà all'inferno, se mai in un cassonetto o tra i rifiuti speciali. Io non sono una persona particolarmente fortunata: l'anno scorso il rubinetto si ruppe proprio in questo periodo. Era il 23 dicembre. L'idraulico si presentò ai primi di gennaio. Poi mi confidò che se fosse stato uno scaldabagno, un tubo rotto, una caldaia, un lavoro più costoso, si sarebbe affrettato. Tralascio su pagamenti e ricevute. Anche il meccanico può andar bene, però non deve essere troppo onesto, cosa che talvolta capita. Due anni fa, il mio ex meccanico (ovviamente ex, stia a sentire la storia) mi disse che l'auto aveva bisogno di urgente riparazione: era saltato un iniettore, forse più iniettore, del motore common rail. Mi presentò pure un astronomico preventivo. Lo ricorda ancora: euro 5.000, da scontare. Quel tipo di auto non ha mai montato un motore common rail. E che ne dice del medico? Si studia molto e c'è anche la specializzazione. In compenso, una clinica privata per arrotondare si trova sempre. Altri mestieri: commercialista, avvocato, notaio. Ci sono le tasse. C'è anche l'Imu che una volta si chiamava Ici. La pensione no, quella non c'è più. Ma siamo in Italia, un lavoretto in nero e oplà, l'Ici è pagata per una vita. Il prete e la suora no. Vista la sfera di interesse, il doppio lavoro potrebbe essere solo quello del diavolo, mestiere non troppo apprezzato. Signora, non si lamenti, abbia fede nei suoi connazionali. Un modo per truffare lo troveremo sempre. In caso contrario, faremo tutti i politici. [email protected] Gentile Signor Mainiero, mi riferisco alla domanda fatta da Fabio Fazio al neo-ministro (manager) Corrado Passera. Il ministro ha risposto come qualsiasi avventore di circolo... I soldi in nero che si pagano molte volte servono per ottenere uno sconto. Il neo-ministro dovrebbe saperlo bene come funzionano queste cose. "Mio caro ministro, ma Lei pensa che noi siamo delle pecore?...". Salvatore Ferraro Cesena In questo periodo caratterizzato da un progressivo impoverimento del ceto medio ci sono gruppi di persone, solitamente molto agitate, che improvvisamente hanno deciso di tacere. Tacciono gli indignati italiani mentre negli Stati Uniti continuano a protestare e a farsi arrestare dalla polizia. Tacciono i centri sociali, i black bloc, in passato pronti a sfasciare tutto ogni volta che decidono di scendere in piazza per un qualsiasi motivo. Gli esagitati che normalmente si scatenano attaccando e devastando le vetrine delle banche sono tutti tranquilli, eppure al potere c'è il loro nemico numero uno. Nessuna notizia dal popolo viola. Praticamente estinti i girotondini, roba da archeologia politica. Tralasciando l'ipotesi di una massiccia somministrazione di bromuro, di olio di ricino o altri sistemi tranquillizzanti di tipo chimico, si può solo pensare che gli italiani abbiano perso la voglia di reagire o combattere. Questi sarebbero i discendenti di coloro che hanno dato la vita per sconfiggere lo straniero e creare l'Italia unita? Non lo credo. Giuseppe Peroni Carmagnola Il prezzo del petrolio, in euro, oggi e' uguale a quello del 3 marzo di quest'anno: 72,21 al barile (0,437 € al litro). All'epoca il prezzo medio della benzina ai distributori era di 1,549 € e quello del gasolio di 1,439 €. Ora siamo rispettivamente a 1,713 ed 1,694 Euro. Quindi la differenza precisa è di 0,164 € per la benzina e di 0,255 € per il gasolio. Perche' questo aumento cosi' diverso per il gasolio che, tra l'altro, viene utilizzato maggiormente per trasportare le merci e, quindi, va ad incidere in modo sostanziale sui prodotti in commercio? Valentino Castriota Trepuzzi (Lecce)

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