Milano, 15 apr. (Adnkronos) - Nell'indagine contro la 'ndrangheta, che ha portato a una misura di custodia cautelare per 14 persone firmata dal gip di Milano Sonia Mancini, emerge la presenza di un soggetto legato alla cosca di Gioia Tauro (Reggio Calabria) capace di infiltrarsi nei locali di intrattenimento della movida milanese tramite un "'referente" che si occupava dell’acquisizione e della gestione di numerosi locali.
In particolare, si legge nella nota firmata dal procuratore di Milano Marcello Viola, sono state sequestrate, da parte della Guardia di finanza, quattro società di capitali "titolari di altrettanti esercizi commerciali di somministrazione di cibi e bevande, in quanto di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall’amministratore di fatto e dai compiacenti prestanome".
Attività in parte collocate all'interno del 'Mercato comunale Isola', struttura di proprietà del Comune di Milano e oggetto di concessione ad un raggruppamento temporaneo di imprese che, a loro volta, avevano dato in locazione degli spazi commerciali alle società destinatarie del provvedimento di sequestro".
