Animali, dal coccodrillo all'uccellino: ecco come lo fanno
Il gobbo argentino è una paperella dall'aspetto gentile - probabilmente anche buona da mangiare - con una “virtù” nascosta: un fallo che può raggiungere i 42,5 cm. A fronte di una lunghezza totale dell'uccello (anatra) di una trentina di cm. Tutta questa attrezzatura si giustifica con la conformazione delle corrispondenti vie sessuali femminili, contorte e convolute, allo scopo di garantire alla femmina un minimo di controllo sulla paternità. In pratica, se il maschio sbaglia strada perché ha fretta o sta forzando l'accoppiamento, diminuiscono le possibilità di riproduzione. C'è poi un altro pennuto che, dietro alle dimensioni da uccelletto canoro, nasconde una esecrabile indole da stupratore. Si tratta del neozelandese Hihi, che non indossa l'impermeabile, ma ha evoluto un pene tutto da solo, in completo isolamento evolutivo e vive una doppia vita. Da tranquillo pater familias, infatti, si accoppia nel modo più tradizionale per i passeriformi con la sua legittima consorte, ma, quando gli capita, non disdegna di violentare le altre femmine, rovesciandole con la forza a pancia in su. Invece, a dispetto della fama di bestiacce tutte denti e squame, le 23 specie note di coccodrillo, in amore si mostrano animali delicati e gentili. Il loro corteggiamento va avanti per ore, strofinandosi reciprocamente muso e dorso, spalmandosi una sostanza oleosa come fosse una crema per massaggi, cercando di salire reciprocamente l'uno sull'altra ed emettendo particolari mugolii. Alla fine, si arrotolano in acqua e concludono. Lo fanno molte volte in pochi giorni; tuttavia, i test genetici rivelano che le “coccodrille” sono compagne infedeli, poiché le uova di ogni covata generalmente hanno molti padri. Tra le stranezze del regno animale si segnala poi l'echidna, una specie di piccolo riccio imparentato con l'ornitorinco: ha un pene quadricefalo. Nell'accoppiamento adopera due teste per volta, quante ne richiede l'apparato riproduttivo della femmina, in alternanza, in modo che due agiscano e le restanti si ritirino a scatto. Queste e molte altre curiosità sulla vita sessuale degli animali sono contenute nel volume l coccodrillo come fa di Lisa Signorile Codice, pp. 170, euro 17). Un libro intelligente, ben scritto, che riesce nell'impresa di affrontare con semplicità, ma anche con inequivocabile chiarezza quasi tutto ciò che riguarda il sesso delle bestie (homo sapiens compreso) e che non ci avevano detto, né probabilmente diranno sui libri scolastici. Un approccio scientifico allo studio della biologia animale costituirebbe infatti un valido corso di educazione sessuale. Del resto, la stessa scienza ha le sue colpe. Esemplare il caso di George Murray Levick, esploratore al seguito della catastrofica missione al Polo Sud (1912) di Robert Scott. Levick rimase intrappolato tra i ghiacci per una lunga estate antartica ad Adelia, nella più grande colonia di pinguini del mondo. Tra i pochi sopravvissuti, annotò minuziosamente l'etologia dei pinguini, inclusi alcuni comportamenti classificati come «depravati» per l'epoca. I giovani maschi si raggruppavano in bande e avevano l'abitudine di accoppiarsi con qualunque essere vivente o anche no: femmine morte, altri maschi, pulcini. Levick scrisse tutto in greco, per una sorta di pruderie e le sue notazioni circolarono solo come pettegolezzi scientifici. Occorre aspettare il 2012 (!), perché il saggio venga scoperto e pubblicato dal curatore del Natural History Museum di Londra. D'altra parte, Esuberanza biologic di Bruce Bagemil, il libro che documenta per la prima volta in modo scientifico l'omosessualità di molti animali, è solo del 1999... Motivi religiosi a parte, ci si scontra anche con il fanatismo del radicalismo darwinista, che difficilmente accetta ostacoli a una visione del mondo il cui unico motore sia l'aspetto riproduttivo. Per sovrammercato, osserva Lisa Signorile, a occuparsi di omossessualità nel mondo animale sono, al 90%, scienziati omosessuali, sulla cui assoluta neutralità forse non è azzardato sollevare qualche riserva... In sintesi, la realtà di questo pazzo mondo è complessa. E tanti sono gli ostacoli culturali alla sua comprensione. Non escluderemmo, a esempio, che il gatto Caesar dell'autrice, il quale ha cercato fino all'ultimo di opporsi alla digitazione del testo occupando la tastiera del pc, sia un esponente della reazione clericale, o un darwiniano esaltato o, ancora, un cripto-omosex... Felice Modica