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PARMA: COMMERCIANTI A LEZIONE DI AUTODIFESA

L' ASCOM REGALA UN CORSO ANTIRAPINA AI DIPENDENTI DELLE AZIENDE ADERENTI AL FONDO FOR.TE

Andrea Bisaschi
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Il corso gratuito antirapina organizzato da Iscom, Istituto di Formazione di Ascom, è stato rivolto a dipendenti delle aziende aderenti al Fondo For.Te. Un incontro formativo, teorico e pratico, che ha permesso ai partecipanti di sviluppare tecniche di auto protezione e imparare a gestire lo stress emotivo causato da una situazione di pericolo. Il corso è pensato per fornire ai dipendenti delle aziende (di qualsiasi merceologia) le conoscenze in termini di sicurezza personale e le fondamentali strategie preventive per diminuire la vulnerabilità sul posto di lavoro – ha commentato Massimiliano Spaggiari, responsabile Iscom Parma–. In questo senso, la formazione diventa fondamentale per i dipendenti che sono a contatto con il pubblico o che lavorano fino a tarda sera, i quali devono poter fare affidamento su un metodo efficace di difesa in caso di pericolo. Grazie al Fondo For.Te. possiamo offrire loro un servizio gratuito e creato ad hoc sulle esigenze di ogni lavoratore, in modo che possa aumentare le proprie competenze e la consapevolezza delle proprie capacità”. Da alcuni anni sono docente Iscom per i seguenti corsi: Addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi e Antirapina e aggressione per gli addetti del commercio. Non è auspicabile conoscere la propria reazione ad una aggressione o ad una rapina solo nel caso in cui ci si trovasse coinvolti. Cos'è che più spaventa l'essere umano? Il non conosciuto quindi l'inaspettato, l'imprevedibilità di un avvenimento. Noi andiamo primariamente a lavorare su questo: la conoscenza. Per arrivare ad una certa autoconsapevolezza è necessario conoscere. Ciò che mi stupisce di più è vedere persone adulte completamente ignare del fatto che, in scenari di forte stress emotivo, molte azioni che in situazioni di normalità si pensa di poter compiere, sono impossibili da mettere in atto perchè manca il tempo sufficiente per farle, ma soprattutto perchè in stato di emergenza, le funzioni psichiche e fisiche, senza un addestramento idoneo, tendono a essere limitate. Il mio lavoro è proprio quello di fare prendere coscienza ai dipendenti dei rischi che si corrono mettendo in atto errati comportamenti, facendo comprendere che questa consapevolezza non deve aumentare l'ansia ma viceversa, deve fare vivere il lavoro con meno stress e più serenità. Capisco perfettamente che passare da un'incompetenza inconscia, non sapere di non sapere, ad una incompetenza conscia, sapere di non sapere, può essere nell'immediato destabiliizzante, ma nel lungo periodo paga sicuramente perchè eviterà ai commercianti di mettersi in situazoni estremamente pericolose per se stessi e per i propri colleghi. Molte volte si ha a che fare con persone alterate da sostanze psicotrope, piccoli ladruncoli con poca esperienza che non hanno perfettamente la situazione sotto controllo e, di fronte ad una reazione improvvisa e inaspettata da parte del personale, potrebbero reagire violentemente con drammatiche conseguenze. La prima cosa che insegno è proprio di tutelare la propria incolumità e possibilmente quella dei colleghi più indifesi, non tralasciando mai il fatto che, in contesti in cui lavorano più dipendenti, il gesto azzardato di uno potrebbe mettere in pericolo gli altri e questa azione potrebbe avere ripercussioni immediate e strascichi di natura psicologica nel lungo periodo. L'obiettivo di questi corsi è quello di mostrare ai partecipanti i loro limiti e le loro potenzialità, andando a costruire su di esse un'efficace strategia preventiva e difensiva, attraverso simulazioni ed esercizi di role playing (giochi di ruolo), in modo che, nel caso si presentasse uno scenario simile, non si troverebbero spiazzati.  Ad una situazione nuova ed improvvisa si reagisce istintivamente. Purtroppo però l'istinto non sempre ci fa agire in maniera corretta. A scuola ad esempio si insegna ai bambini, in caso di terremoto, di mettersi sotto al banco quando l'istinto li porterebbe a scappare nei corridoi e giù dalle scale. Allo stesso modo insegno agli adulti come reagire ad una minaccia con arma da taglio o da fuoco. Nel caso in cui una persona avesse un temperamento aggressivo e poca percezione del rischio, il mio compito sarà quello di dimostrargli praticamente che reagire in modo errato ad una minaccia armata potrebbe portare a conseguenze letali. Gli insegnerò poi la difesa personale passiva e avendolo stimolato anche sul piano emozionale, lascerò impresso nella sua memoria un precedente efficace e funzionale a preservare la propria incolumità, che nel caso in cui si presentasse una situazione analoga o simile, riaffiorerà e lo farà agire in modo corretto per la sua salvaguardia personale.

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