Cerca
Logo
Cerca
+

LIBERO DI DIFENDERMI, A PARMA UN FORMAT VINCENTE.

L' evoluzione della difesa personale.

Andrea Bisaschi
  • a
  • a
  • a

Si è tenuto a Parma sabato 22 e domenica 23 settembre in una location splendida, il 5.Lab all'interno de il CUBO a Parma, l'evento Libero di Difendermi, un evento all'insegna della sicurezza personale. L'evento, fortemente voluto dal sottoscritto e dal cofondatore del Metodo BSD Evolution Gianluigi "Cabo" Cavallo ex frontman dei LITFIBA, ha visto la partecipazione di otto ospiti che si sono alternati in una due giorni inedita. La peculiarità di questo appuntamento è stata l'apparente diversità dei relatori, che si sono succeduti uno dopo l'altro dalle 15 alle 19 nei due giorni sopra citati e come denominatore comune il fatto che tutti collaborano con me. Il format adottato ha visto Cavallo nel ruolo di MC (master of ceremonies) e il sottoscritto come esperto del settore, impegnati ad intervistare in modo molto discorsivo ed informale, gli ospiti presenti. Proprio per questa informalità di conduzione, anche in questo articolo non rispetterò l'ordine cronologico degli interventi ma assocerò i relatori per attinenza di argomento. Siamo partiti il sabato con Marta Viappiani psicoterapeuta e psicologa dell'emergenza, con la quale collaboro da anni con corsi riguardanti il rischio aggressione e il rischio burn out (stress lavoro correlato), prevenzione e protezione personale presso l'Azienda Ospedaliera di Parma, e corsi di educazione alla sicurezza personale, di prevenzione al bullismo e al cyberbullismo con alcuni istituti scolastici di Parma e alcuni Comuni della provincia. Marta ha spiegato immediatamente che il sapersi proteggere non passa necessariamente dall'acquisizione di tecniche marziali, perché giustamente tutti hanno il diritto di difendersi e chi non ha la predisposizione a praticare addestramenti fisici, deve puntare tutto sulla strategia preventiva e sulla capacità di percepire il rischio.  Rimanendo su questo argomento anche il Sindaco di Fontevivo Tommaso Fiazza, con il quale ho avuto il piacere di collaborare nel 2017 con un corso di autodifesa femminile e sul corretto uso dello spray al peperoncino offerto dall'amministrazione a tutte le donne residenti nel comune, ha espresso l'importanza della prevenzione e della vigilanza non solo da parte delle Forze dell'Ordine ma anche da parte dei cittadini stessi che possono diventare utilissimi sensori attivi come di fatto erano anni fa gli abitanti dei quartieri e dei paesi, riducendo drasticamente i reati. Altro deterrente fondamentale è l'utilizzo della Polizia Locale, previo addestramento mirato, nelle strade a monitorare la situazione e a fare sentire la propria presenza sul territorio. Quelli che una volta erano i Vigili Urbani devono essere impiegati più a vigilare che a fare multe per divieti di sosta. Giampaolo Zucchi Presidente della Protezione Civile, che ho avuto il piacere di conoscere durante un corso da me tenuto ai volontari, in maniera molto semplice ma efficace ha spiegato l'importanza della cultura della sicurezza che purtroppo manca nel nostro Paese, che deve partire dai banchi di scuola per evitare di arrivare ad avere adulti che non abbiano la minima nozione comportamentale in situazioni di emergenza in caso di calamità naturali. La conoscenza del rischio e le esercitazioni pratiche sono assolutamente necessarie al fine di evitare di agire istintivamente in momenti di forte stress. Infatti in momenti di pericolo come ad esempio durante una forte scossa di terremoto, l'istinto porterebbe a scappare quando in realtà bisognerebbe coricarsi sotto un tavolo. Il secondo intervistato del sabato è stato Daniele Cozzini medico, appassionato di arti marziali che ha praticato lui stesso per anni, esperto in tecniche di respirazione è anche specializzato in medicina tradizionale cinese. Con Daniele esiste una collaborazione da anni, lui interessato al mio modo di interpretare tecnicamente la difesa personale, io interessato al concetto di energia del Qi Gong, arte cinese del respiro, che lui ha studiato meticolosamente. Durante il convegno abbiamo affrontato il tema dell'emozione paura, che altera a livello biochimico l'organismo con cambiamenti psicologici e fisici. Quest'ultima è un meccanismo di difesa importantissimo, a patto che siate in grado di gestirla. Se non siete in grado di gestire la scarica di adrenalina tipica di questa emozione primaria ed universale, rischiate di andare in freezing ovvero in panico, azzerando le vostre capacità cognitive e motorie. Per questo sapere respirare correttamente è di fondamentale importanza per mantenere una frequenza cardiaca, modificata dall'adrenalina, in un range che consenta di avere buone se non ottime performance. Collegato al tema della respirazione si inserisce alla perfezione l'intervento di Massimo Marenzoni, osteopata esperto nel linguaggio del corpo e in posturologia. Infatti per potere respirare correttamente e quindi imparare a gestire la paura è necessaria una postura corretta. Inoltre una postura corretta, permette un andatura più sciolta ed elastica, tipica delle persone sicure. Provate a pensare ad un leone come incede, maestoso, elegante ma non rigido, sciolto ma potente, vigile ma non agitato, allo stesso modo un essere umano per non essere scelto come preda facile deve muoversi nello spazio in modo tridimensionale, con sguardo attento ma non aggressivo. Massimo, che da circa dieci anni è mio allievo e ho l'onore di averlo in caso di bisogno come assistente alle mie lezioni vista la competenza acquisita negli anni, ha raccontato al pubblico presente un tentativo di aggressione capitatogli alcuni mesi fa, sventato solamente con l'utilizzo del comportamento assertivo, postura, atteggiamento, mimica facciale e tono della voce.  Chi meglio di Francesca Martini poteva affrontare il tema della voce, cantante lirica professionista e mia allieva da alcuni anni. Francesca ha spiegato come il lavoro con me l'abbia resa più sicura durante tutti gli spostamenti che deve fare per lavoro, in Europa con aerei e treni. Ha spiegato inoltre l'importanza dell'utilizzo del diaframma per respirare correttamente e conseguentemente per utilizzare la voce in modo assertivo, ovvero non aggressivo né remissivo. La voce di una persona in uno stato emozionale alterato dalla paura infatti può immediatamente rivelare a chi ci è di fronte una vulnerabilità che può confermare la condizione di preda facile. Sempre legato al tema della comunicazione efficace l'intervento di Cinzia Mammoliti, criminologa, uno dei massimi esperti a livello nazionale per quanto riguarda la violenza psicologica e la manipolazione affettiva. Già in primavera avevo avuto il piacere di partecipare con lei ad un convegno a Milano e mi ha confermato la sua approfondita conoscenza della materia oltre alla sua grande capacità oratoria. Un mio allievo mi ha scritto al termine della giornata un messaggio riferito a lei: "sarei stato ad ascoltarla per ore, complimenti per averla invitata". Cinzia ha sottolineato l'importanza di ascoltare quello che chiamiamo in gergo comune sesto senso, quell'intuito viscerale che tutti abbiamo ma che la civilizzazione ha sopito a vantaggio della parte razionale. Se una persona si manifesta apparentemente carina e premurosa, ma il nostro sesto senso ci lancia un segnale, ascoltiamolo, ci sta avvisando a livello ancestrale che qualcosa non quadra. Molto interessante anche l'intervento di Emiliano Lanci, maestro di arti marziali e coach di Mixed Martial Arts, formatore di tantissimi istruttori di arti marziali miste, compreso il sottoscritto, a livello nazionale. Con Emiliano sono anni che ci interfacciamo per quanto riguarda la difesa personale e siamo arrivati alla stessa conclusione, pur con percorsi differenti, sia le arti marziali tradizionali sia gli sport da combattimento, anche quelli più completi come le MMA, non possono essere considerati sistemi di autodifesa. Anche la sua allieva Lucrezia Ria Campionessa del Mondo di MMA 2015 a Las Vegas, ha spiegato al pubblico presente che esiste una grande differenza tra un combattimento sportivo e una colluttazione in strada, perché nel primo caso si confrontano due persone che hanno deciso di combattere, dello stesso sesso in una sorta di duello regolamentato con un arbitro che ferma l'incontro in caso di scorrettezza, una categoria di peso, una durata temporale del match. Nel secondo caso invece, nel 70 % dei casi non c'è uno scontro simmetrico, infatti molto spesso gli aggressori sono più di uno e l'aggredito non ha nessuna intenzione di combattere. Non esiste differenza di genere, né categoria di peso, né un regolamento, né un limite di tempo ovvero potrebbe succedere di tutto. Per questo Lucrezia, citando una frase del pugile ex campione dei pesi massimi Mike Tyson, ha detto:"Il ring è il posto più sicuro che esista, nessuno ti può sparare".

Dai blog