In cima alla Rinascente, al settimo piano, spunta un luogo dove la tradizione culinaria italiana emerge attraverso una lente moderna ed elegante. È Maio Restaurant, un’insegna che interpreta la cucina e il design come manifesto di eccellenza cittadina.
Affacciato sulle guglie del Duomo, il ristorante accoglie turisti internazionali, manager in pausa pranzo e milanesi in cerca di qualità. Gli spazi-- una grande sala interna, la lounge bar e una terrazza panoramica – dialogano armoniosamente grazie a materiali raffinati come marmo arabescato orobico, legno caldo, ottone e vetro verde satinato. La terrazza, fresca in estate e riscaldata e protetta nei mesi freddi, restituisce un’esperienza spettacolare in ogni stagione.

Il recente restyling firmato dallo studio di Giorgia Longoni ha dato vita a un progetto su tre livelli: Champagne Bar, ristorante e rooftop. Punto focale è il bancone in marmo verde Alpi, cesellato con un rilievo tridimensionale che richiama la cornice del Duomo. Il blend tra eleganza e modernità è coerente con il DNA dei fratelli Alessandro e Massimo Maio: qualità, distinzione e attenzione al cliente.

Guidata dallo chef Luca Seveso, la cucina sposa la tradizione italiana – milanese o lombarda – con contaminazioni moderne. Il menù è stagionale, cambiando più volte all’anno, e propone piatti iconici reinterpretati con innovazione estetica e tecnica.

Tra le proposte degli antipasti: Battuta di manzo con mozzarella di bufala campana colatura di alici e tarallo sbriciolato; Vitello al punto rosa con salsa tonnata indivia riccia e caviale di salmone; Insalatina di astice in pinzimonio di ortaggi e crema di avocado; Ostriche al Bellini selezione di sei ostriche con dressing al Bellini. Mentre tra i succulenti e raffinati primi troviamo: Risotto mantecato alla carbonara con pepe di Sichuan e chips croccanti di guanciale; Spaghetto “Mancini” con salsa di pomodoro ciliegino crudo e scorza di limone d’Amalfi ; Maccheroncino alla norma con melanzane e ricotta di pecora stagionata; Risotto alla Milanese mantecato allo zafferano con crudo di gambero e gelato al gorgonzola; Ravioli ripieni di patate e pesto di basilico con fiori di zucca e salsa di Muggine. Tra i secondi: Filetto di tonno con battuto di pomodoro fresco olive capperi e origano selvatico; Polpo BBQ servito con gazpacho di pomodoro e ciliegie burrata pan fritto e uova di aringa; Tagliata di Angus beef americano con patate cipollina novella e olio aromatico.

Il menù segue stagionalità e offre una carta contenuta ma d’impatto, rinnovata quattro‑cinque volte all’anno dallo chef Luca Seveso affiancato da un’ampia selezione di oltre 300 etichette di vini e champagne e uno Champagne Bar in collaborazione con Moët & Chandon.

Maio è anche location per eventi gastronomici esclusivi: dagli appuntamenti dedicati allo zafferano, come la “Saffron Night”, a cene a quattro mani che intrecciano piatti lombardi e abbinamenti enologici ricercati. Menu speciali sono spesso accompagnati da vini abbinati con cura, creando un percorso sensoriale raffinato.

E poi degustare i piatti di Maio Restaurant davanti a sua maestà il Duomo che si accende di riflessi dorati al tramonto, il tempo sembra fermarsi. Ogni sguardo si perde tra guglie e cielo, ogni istante diventa memoria preziosa. La città pulsa sotto, ma quassù tutto è quiete e bellezza. Una parentesi sospesa tra sogno e realtà. E il desiderio, silenzioso, di non andare più via.
Autrice dell'articolo Orchidea Colonna
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