Dove il Duomo di Milano incontra la contemporaneità del gusto

lunedì 11 agosto 2025
Dove il  Duomo di Milano incontra la contemporaneità del gusto

3' di lettura

In cima alla Rinascente, al settimo piano, spunta un luogo dove la tradizione culinaria italiana emerge attraverso una lente moderna ed elegante. È Maio Restaurant, un’insegna che interpreta la cucina e il design come manifesto di eccellenza cittadina.

Affacciato sulle guglie del Duomo, il ristorante accoglie turisti internazionali, manager in pausa pranzo e milanesi in cerca di qualità. Gli spazi-- una grande sala interna, la lounge bar e una terrazza panoramica – dialogano armoniosamente grazie a materiali raffinati come marmo arabescato orobico, legno caldo, ottone e vetro verde satinato. La terrazza, fresca in estate e riscaldata e protetta nei mesi freddi, restituisce un’esperienza spettacolare in ogni stagione.

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Il recente restyling firmato dallo studio di Giorgia Longoni ha dato vita a un progetto su tre livelli: Champagne Bar, ristorante e rooftop. Punto focale è il bancone in marmo verde Alpi, cesellato con un rilievo tridimensionale che richiama la cornice del Duomo. Il blend tra eleganza e modernità è coerente con il DNA dei fratelli Alessandro e Massimo Maio: qualità, distinzione e attenzione al cliente.

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Guidata dallo chef Luca Seveso, la cucina sposa la tradizione italiana – milanese o lombarda – con contaminazioni moderne. Il menù è stagionale, cambiando più volte all’anno, e propone piatti iconici reinterpretati con innovazione estetica e tecnica.

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Tra le proposte degli antipasti: Battuta di manzo con mozzarella di bufala campana colatura di alici e tarallo sbriciolato; Vitello al punto rosa con salsa tonnata indivia riccia e caviale di salmone; Insalatina di astice in pinzimonio di ortaggi e crema di avocado; Ostriche al Bellini selezione di sei ostriche con dressing al Bellini. Mentre tra i succulenti e raffinati primi troviamo: Risotto mantecato alla carbonara con pepe di Sichuan e chips croccanti di guanciale;  Spaghetto “Mancini” con salsa di pomodoro ciliegino crudo e scorza di limone d’Amalfi ; Maccheroncino alla norma con melanzane e ricotta di pecora stagionata; Risotto alla Milanese mantecato allo zafferano con crudo di gambero e gelato al gorgonzola; Ravioli ripieni di patate e pesto di basilico con fiori di zucca e salsa di Muggine. Tra i secondi: Filetto di tonno con battuto di pomodoro fresco olive capperi e origano selvatico; Polpo BBQ servito con gazpacho di pomodoro e ciliegie burrata pan fritto e uova di aringa; Tagliata di Angus beef americano con patate cipollina novella e olio aromatico.

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Il menù segue stagionalità e offre una carta contenuta ma d’impatto, rinnovata quattro‑cinque volte all’anno dallo chef Luca Seveso affiancato da un’ampia selezione di oltre 300 etichette di vini e champagne e uno Champagne Bar in collaborazione con Moët & Chandon.

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Maio è anche location per eventi gastronomici esclusivi: dagli appuntamenti dedicati allo zafferano, come la “Saffron Night”, a cene a quattro mani che intrecciano piatti lombardi e abbinamenti enologici ricercati. Menu speciali sono spesso accompagnati da vini abbinati con cura, creando un percorso sensoriale raffinato.

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E poi degustare i piatti di Maio Restaurant davanti a sua maestà il Duomo che si accende di riflessi dorati al tramonto, il tempo sembra fermarsi. Ogni sguardo si perde tra guglie e cielo, ogni istante diventa memoria preziosa. La città pulsa sotto, ma quassù tutto è quiete e bellezza. Una parentesi sospesa tra sogno e realtà. E il desiderio, silenzioso, di non andare più via.

Autrice dell'articolo Orchidea Colonna 

Orchideacolonna@yahoo.com