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Vittorio Feltri sul fallimento firmato Giuseppe Conte: "Migliaia di morti per colpa degli asini. Il caos-mascherine lo dimostra"

Vittorio Feltri
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La vicenda delle mascherine, paradigmatica della disorganizzazione italiana, è quanto di più grottesco accada da quando il virus ha sconvolto le nostre vite. Da oltre due mesi è in atto una lotta che definirei fratricida fra cittadini allo scopo di procurarsi la mitica protezione per il naso e la bocca. Essa è considerata salvifica. Chi la possiede e la usa pensa di sfuggire al contagio e fa il diavolo a quattro per racimolarne altre. La gente va capita. Ascolta virologi e specialisti vari, ritenendo che si tratti di scienziati infallibili, e si attiene ai loro consigli, spesso contraddittori su tutto, dalla durata dell' infezione ai metodi per contrastarla, e ubbidisce all' ultimo di essi che ha parlato. Le norme fissate dagli scienziati sono note e probabilmente poco efficaci, però in mancanza di certezze la maggioranza le accetta e le adotta. Non potrebbe fare diversamente. Ma torniamo alle benedette o maledette mascherine.

C'è chi le trova e chi non le trova. Chi per acquistarne una spende cento euro e chi 5. Il popolo ignaro di certe problematiche non sa più a che santo votarsi per comprare l' oggetto miracoloso che gli garantisca l'immunità. La caccia al quale è diventata una delle principali attività dei compatrioti. Se non ne sei dotato non puoi uscire di casa, guai ad attraversare la strada; il supermercato, l'edicola e il tabaccaio sono inaccessibili. Forse ingenuamente mi domando: se tali mascherine sono tanto importanti, come mai dall' inizio della pandemia è tanto difficile averle a un prezzo ragionevole? Vero che mai nessuno da queste parti, fino a febbraio, aveva sentito l'esigenza di usarle, ma è altrettanto vero che per cucirne alcuni milioni non ci vogliono dei geni della tecnologia, sono sufficienti alcune fabbriche tessili che in una settimana possono sfornarne in quantità tale da sommergerci. Invece siamo qui ancora a tribolare come drogati in crisi di astinenza per impossessarci di questa stupidissima fascetta di tessuto.

 

 

Il governo si dà tante arie però non è capace di risolvere un problema così semplice, quasi sciocco. Ora non si può che concludere: se le cosiddette autorità centrali e periferiche non sono in grado di munirci di una striscetta di squallida pezza che ci eviti la malattia, come si può sperare che siano in grado di eliminare la minaccia del Covid? Inoltre, durante questa fase drammatica, sono morti di Corona oltre 150 medici, senza contare gli infermieri, poiché sprovvisti di indumenti idonei a salvaguardarli dal contagio. Ho specificato "medici", ossia individui che al virus danno del tu. E sottolineo: se non siamo all'altezza di difendere i dottori nell' esercizio della loro delicata professione, come reputiamo di potere salvare da morte certa muratori e idraulici colpiti dal micidiale morbo? La risposta all' inquietante quesito è scontata: sono andati all' altro mondo migliaia di uomi e donne. Non per caso, bensì per asineria di qualcuno che doveva fare e non ha fatto.

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