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Pietro Senaldi: "Il governo rimpiazza i 30mila italiani morti con 600mila immigrati"

Pietro Senaldi
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Tutto fa brodo. Nel teatrino della politica italiana, ogni evento diventa pretesto per i partiti per fare quello che vogliono.
Anche le tragedie più terribili, come il Covid-19, vengono strumentalizzate e piegate all' ideologia. L' esempio più macroscopico in questi giorni è la regolarizzazione di centinaia di migliaia di clandestini. È un obiettivo da sempre perseguito dalla sinistra e pure da Italia Viva, che per una volta è d' accordo con il governo che sostiene e in tema di immigrati non si distingue da Fratoianni e Boldrini.

La ministra dell' Agricoltura, Teresa Bellanova, renzianisssima, è peggio della Camusso. Siccome il virus, oltre a tutte le altre attività economiche, ha rallentato anche la raccolta di frutta e verdura nei campi, lavoro stagionale per antonomasia, l' ex bracciante e già sindacalista rossa vuole risolvere il problema fregalando la cittadinanza italiana a 600mila clandestini.

 

 

Una cifra choccante. Perfino la sua collega dell' Interno, Luciana Lamorgese, la donna che ha chiuso i porti a tutti tranne che agli scafisti, l' ha ridimensionata. Il provvedimento demografico è destinato a finire tra le pieghe dell' atteso decreto economico battezzato ottimisticamente aprile ma del quale a oggi ancora non si vede l' ombra.
Il governo vuole spacciarlo come una misura economica, anche se è una norma che avrà poco impatto sui conti e molto sulla composizione della società italiana.

La regolarizzazione di questa massa di disperati è figlia dell' ideologiaa che ci ha fatto spalancare le porte al virus, bocciando come razzista la proposta di mettere in quarantena chiunque arrivasse dalla Cina, e non di reali necessità economiche. Per averne la prova basta vedere quello che accade al di là delle Alpi. In Germania e Francia è partita la stagione della raccolta degli asparagi e anche lì gli agricoltori necessitano di manodopera stagionale. Ebbene, Berlino ha organizzato corridoi aerei dalla Romania, Stato aderente alla Ue: i braccianti sono importati, messi in quarantena, fatti lavorare nei campi e, a fine estate saranno riporta nel Paese d' origine. Parigi è stata ancora più pratica e ha spedito nei campi 210mila disoccupati.

Noi invece, anche se abbiamo il tasso di occupati più basso in Europa dopo la Grecia, ci manca il denaro per finanziare il reddito di emergenza e chiediamo alle banche di dare sostegno alle imprese, ostinandoci a chiamarlo aiuto pubblico, pensiamo di legalizzare bassa manovalanza straniera per lavori stagionali, continuando a foraggiare milioni di nostri fannulloni autoctoni. La giustificazione alla sanatoria è la lotta allo sfruttamento di chi lavora nei campi per tre euro l' ora. Intento nobile, ma perseguito con uno strumento inadeguato.
Chiunque conosca il Sud, sa che lo sfruttamento dei braccianti non nasce con l' immigrazione clandestina.

È un fenomeno preunitario. I latifondisti non vogliono gente regolare. Intendono seguitare a pagare poco. Pertanto, sostituiranno i braccianti regolarizzati con nuovi clandestini e tra un paio d' anni ci troveremo con la sinistra che vorrà regalare la cittadinanza ad altre centinaia di migliaia gente senz' arte né parte.
Di solito, un governo che intende risolvere un problema si rivolge a chi ce l' ha per trarre ispirazione. Il nostro invece ignora gli appelli della Coldiretti, che vorrebbe il ripristino dei voucher, ovverosia dei buoni giornalieri, per trovare lavoratori stagionali italiani e pagarli adeguatamente. In autonomia, l' associazione ha anche avviato un reclutamento via internet di studenti e disoccupati, ingaggiando già migliaia di lavoratori. Ma a nessuno dell' esecutivo è venuto in mente di proporre la raccolta nei campi ai percettori di reddito di cittadinanza, prebenda nata per sostenere chi cerca occupazione e aiutarlo a trovarla e la cui somministrazione cessa in caso di reiterato rifiuto del lavoro proposto.

Per far digerire meglio il provvedimento all' opinone pubblica,, il governo vanta il fatto che la regolarizzazione di questo esercito porterebbe nelle casse dello Stato 1,2 miliardi di euro. Sai che roba, per un Paese che ha 2.500 miliardi di debito pubblico e si appresta ad aumentarlo del 50%. Bastano altri due-tre anni di agonia del carrozzone Alitalia per bruciare l' intero introito della sanatoria.
Si sente ogni giorno dire che la pandemia ci cambierà. È sconfortante invece vedere come essa non fa che radicalizzare le ossessioni di ognuno. La decisione più iimportante che la sinistra prenderà nell' era Covid-19 sarà la sostituzione etnica di 30mila (per ora) italiani stroncati dal virus con seicentomila irregolari, sbarcati nonostante la pandemia.

Seguirà, figlia della medesima ideologia, la patrimoniale, per stroncare i cittadini sopravvissuti al Corona e pagare il reddito di cittadinanza ai nuovi italiani, che a ottobre perderanno il lavoro in agricoltura. La nostra sciagura nazionale non è l' epidemia, che qui è stata meno letale che altrove, ma il fatto che essa sia esplosa con il governo più a sinistra e ottuso della storia, che ha un' unica religione, quella delle tasse e della lotta agli italiani in regola che lavorano. Se fossero furbi, o conoscessero meglio il nostro Paese, i clandestini rifiuterebbero la cittadinanza.

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