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Marco Travaglio contro Giulia Bongiorno: "Checché ne dica la sua cattiva consigliera, Salvini su Open Arms verrebbe assolto"

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Marco Travaglio nel suo editoriale sul Fatto quotidiano si occupa del caso Open Arms e dell'aiuto inaspettato per Matteo Salvini, arrivato da Matteo Renzi e Italia Viva. Dopo varie critiche e accuse di inciuci e do ut des, il direttore del Fatto attacca anche Giulia Bongiorno e prevede che per il leader leghista l'assoluzione grazie al voto dei suoi colleghi parlamentari. 

 

 

 

"Abbiamo sempre pensato che Salvini dev' essere processato dai giudici e non dai suoi colleghi senatori, ma che nei processi per sequestro di persona e abuso d'ufficio sulle navi delle Ong cariche di migranti bloccate fuori dai porti italiani verrà assolto. Checché ne dica la sua cattiva consigliera Giulia Bongiorno, quella che scambiava Andreotti mafioso e prescritto per assolto e ora teme la condanna del Cazzaro Verde, il sequestro di persona non regge; reggerebbe la vecchia omissione in atti d'ufficio, che però purtroppo non esiste più dal '97, quando l'Ulivo svuotò l'abuso d'ufficio rendendolo impossibile da provare (a meno che si dimostri un "vantaggio patrimoniale" indebito per chi lo compie, e Salvini bloccando i migranti guadagnava voti, non soldi)", pontifica Travaglio.

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