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Vittorio Feltri, la "carezza" a Scanzi. Lui lo insulta e il direttore risponde: "Ricambio il complimento, sai chi mi ricordi?"

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Dall'alto del suo scranno, Andrea Scanzi oggi sul Fatto quotidiano assegna voti e patenti (non richieste, ovviamente) ai giornalisti di centrodestra. A metterlo al suo posto ci pensa Vittorio Feltri, direttore di Libero definito dal prezzemolino di Travaglio niente meno che "l'alcolico". "La sua prosa è un mix tra i rutti di Gozzano e i ditirambi di Teleste di Selinunte: arcaica, ampollosa, comicamente vetusta", scrive Scanzi, prima di vomitare insulti: "In tivù è da anni una macchietta rubizza che spara boiate per costringere Crozza a spararle ancora più grosse quando lo imita. In taverna va benissimo, nel piccolo schermo fa tenerezza. Dategli una carezza e mettetelo a letto".

 

 

 

La carezza, invece, arriva direttamente dal direttore di Libero e sfiora leggiadra la barbetta di Scanzi: "Voglio ricambiare il complimento che mi ha fatto Scanzi paragonandomi a Teleste di Selinunte. Lui ricorda Franco Scataglini". Se non sapete chi sia Franco Scataglini, vi consigliamo una ricerca su Google: giudicate voi.

 

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