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Vittorio Feltri e il coronavirus: "Basta terrorismo psicologico. Ricordate la bimba di 5 anni in terapia intensiva?"

Vittorio Feltri
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Sul Covid i mass media ci hanno riempito la testa di nozioni contraddittorie. Ogni presunto esperto si è sfogato dicendo la sua, in base a opinioni personali. Da mesi gli scienziati (parola grossa) si pavoneggiano in Tv sparando giudizi che talvolta sono cazzate, idee non dimostrate da fatti certi. Ora alcuni di essi paventano un ritorno aggressivo del Covid che ci metterà di nuovo in ginocchio come nel periodo marzo-aprile-maggio, quando era in atto una sorta di strage, centinaia di morti al giorno. Noi non siamo in grado di fare simili previsioni, ci limitiamo a osservare la realtà odierna. Si dà il caso che i contagi continuino, ma a un ritmo decisamente inferiore al passato, e che i decessi siano abbondantemente diminuiti.

 

 

 

Forse è vero che il virus sia meno aggressivo rispetto a ieri. Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che oggi le vittime sono vistosamente calate. Comunque mi pare che abbia ragione il professor Zangrillo, primario dell'ospedale San Raffaele, il quale da mesi sostiene che non bisogna esagerare col terrorismo virale poiché non esistono i presupposti per giustificarlo. I ricoveri continuano però in quantità nettamente ridotta, le guarigioni si susseguono, il dramma insomma è rientrato in dimensioni accettabili. Pertanto esagera il governo allorché predichi la necessità di rinviare la apertura delle scuole e di rinviare le elezioni regionali nonché il referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari. Con l'allarmismo, inizialmente giustificato, adesso si sta esagerando per motivi irrazionali dal punto di vista sanitario. Normale che il Covid, dopo i guai che ha provocato, seguiti a far paura, ciononostante il terrorismo insistente è eccessivo. Va bene raccomandare la prudenza, l'osservazione delle distanze sociali, l'uso della mascherina, ma vietare alla gente di vivere civilmente, senza angosce, è una sorta di sopraffazione di tipo medievale. Conviene ritrovare un po' di equilibrio e di buon senso, evitando catastrofismi che impediscono un minimo di ripresa anche economica, bisognosa quanto è di sostegno onde garantire ai cittadini la fiducia necessaria per superare la crisi in atto. Naturalmente è indispensabile rispettare le regole imposte dall'emergenza, ma tutte le balle che ci hanno raccontato finora gli addetti ai lavori vanno respinte al mittente, quantomeno ridimensionate perché gli italiani sono fifoni però non stupidi, e non gradiscono essere presi in giro né dall'esecutivo né dai suoi presunti esperti. I quali sono arrivati ad affermare che la bimba del Veneto ricoverata in terapia intensiva sia affetta da Corona, quando invece è in cura per ben altri malanni gravi. Insomma la realtà è meno brutta di come ci viene descritta. Non è con le menzogne che si sconfigge un morbo cattivo. 

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