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Luis Suarez, Fabrizio Biasin: "Che voto ci do?", strafalcione di italiano degli esaminatori intercettati

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Anche Fabrizio Biasin ha commentato il caso di Luis Suarez che, pur non essendo iscritto al registro degli indagati, è finito al centro di una maxi-truffa che gli ha consentito di passare l’esame di italiano propedeutico per il rilascio del passaporto. Indagata solo l’università di Perugia, mentre la Juventus “ha organizzato l’esame ma al momento non è indagata”, come ha dichiarato il colonnello finanziere Selvaggio Sarri. “Con 10 milioni di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1”, “ma non coniuga i verbi, parla all’infinito…”, “l’abbiamo instradato bene, sta memorizzando parte dell’esame”, “mi dici tu qualche voto ci do e via”: è questa la trascrizione integrale delle intercettazioni che hanno fatto partire l’indagine. “Perché ‘ci do’ invece è italiano”, è il commento ironico di Biasin, che poi ha ricordato quello che aveva scritto in tempi non sospetti lo scorso 17 settembre: “Da diversi giorni parliamo di esami e l’unica cosa che ci interessa è se un tizio si presenta oppure no. Il fatto che nessuno prenda minimamente in considerazione l’ipotesi che uno possa essere bocciato dice molto dell’importanza che diamo all’esame stesso”. Col senno di poi, si può dire che Biasin sia stato profetico. 

 

 

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