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Luis Suarez e l'esame-farsa di italiano, indagati il rettore e il direttore dell'Univerità per Stranieri di Perugia

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Nuovi sviluppi nel caso di Luis Suarez e del suo esame di italiano "agevolato" per ottenere la cittadinanza italiana che avrebbe facilitato il passaggio alla Juventus. La rettrice dell'Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli, il direttore dell'Ateneo Simone Olivieri e il professore che ha presenziato all'esame sono indagati dalla Procura di Perugia per rivelazione e falso. Rettrice e direttore, spiega il Corriere dell'Umbria, sono indagati anche per "attestato falsamente di aver istituito una sessione straordinaria ad hoc per il 17 settembre", data dell'esame. 

"Oggi ha l'ultima lezione e mi devo preparare perché non spiccica una parola", ammetteva con l'interlocutore Stefania Spina, la docente con cui Suarez ha seguito un corso di italiano (anche lei è indagata), "Oddio... a che livello dovrebbe passare? B1?", gli domandava l'interlocutore. "Non dovrebbe, deve, passerà perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1", sottolineava la Spina, decisamente in difficoltà. "Non c'è speranza, non coniuga i verbi, parla all'infinito, comunque che fai per questo gli blocchi la cittadinanza? Fa ride no?". Come ammesso da Lorenzo Rocca, responsabile del centro linguistico ed esaminatore, Suarez "si sta memorizzando le parti dell'esame", a conferma di come tutto fosse già predisposto. "Sul verbale non ho problemi a metterci la firma perché in commissione ci sono io e mi assumerò la responsabilità. Il mio timore è che tirando tirando, diamo il livello ed esce e i giornalisti fanno due domande in italiano e la.persona va in crisi. Quindi un po' di preoccupazione ce l'ho perché è una gatta da pelare". Anche il voto doveva essere prestabilito: "Mettici il minimo eh - si premurava Rocca -, ho sentito ieri la rettrice, la linea è quella".

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