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Alberto Genovese, per lui un anticipo di condanna: in Italia lo Stato di diritto non è di casa

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Iuri Maria Prado
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Vuoi una riprova esemplare del fatto che in Italia lo Stato di diritto non è di casa? Pronti: Alberto Genovese. Sì, lo stupratore seriale acclarato. Sì, quello che ci sono i video e dunque basta. Sì, il milionario delle vassoiate di coca con cui rimpinzare le ragazzine per violentarle fino all'alba mentre il body guard piantona la stanza dell'orrore. Sì, infine, quello che siccome è ricco lo scarcerano e lo mandano in clinica. Andrebbe tutto bene (si fa per dire) se aquella rappresentazione non si aggiungesse, come invece succede, il puntuale reclamo: "E la certezza della pena?!". 

 

Ecco, alla domanda bisognerebbe rispondere con una domanda, e cioè: quale pena? Il fatto che si trattasse di custodia cautelare, e cioè di galera magari opportuna o addirittura necessaria, ma senza che ancora ci fosse una sentenza e dunque, appunto, una pena, sembra un dettaglio completamente trascurabile. E se quell'invocazione è fiorita a mucchi significa che ancora non è ben chiaro il principio di cui pure si straparla e cioè che uno è innocente fino a che una sentenza definitiva non prova il contrario: e che una pena c'è quando un processo giunge a irrogarla, non quando la richiedono giornali e televisioni mentre l'imputato attende il giudizio con l'imperdonabile colpa di potersi difendere. La realtà è che questo Genovese era colpevole ancor prima che fosse formulato un capo di imputazione, e purtroppo ci sta: perché quando si tratta di fatti tanto gravi e apparentemente inoppugnabili è normale (non significa giusto) che ci si lasci andare a qualche conclusione spiccia. 

 

Ma almeno sia chiaro che l'han messo dentro perché han giudicato che c'era il rischio che scappasse o inquinasse le prove o ripetesse il reato: non per irrogare un anticipo di pena che, almeno in teoria, il nostro ordinamento non dovrebbe conoscere. E altrettanto chiaro dovrebbe essere che se ora lo mandano in clinica non è per revocare un pena che non è mai esistita. Alberto Genovese è stato imputato in decine di processi televisivi. Facciamo che abbia corso e si concluda l'unico in cui si esercita questa cosa strana che è il diritto di difesa?

 

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