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Vittorio Feltri, l'appello al ministro Lamorgese: "Agisca d'anticipo e si dimetta con dignità"

Vittorio Feltri
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Gentile ministro dell’Interno Lamorgese, leggo sui giornali che molti politici intendono chiedere le sue dimissioni. Lo faranno senz’altro con motivi fondati e non credo che le facciano piacere. Tutti sono consapevoli che lei è stata un ottimo prefetto, ma è pure noto che da quando  occupa il vertice del Viminale non è riuscita a svolgere il suo ruolo in modo soddisfacente. Probabilmente si rende conto delle topiche che dipendono dal suo operato. Parlano i risultati ottenuti negli ultimi tempi. Di cui non si può tacere. L'immigrazione che dovrebbe essere sotto il suo controllo è letteralmente impazzita.

Gli sbarchi sulle nostre coste aumentano di giorno in giorno senza che il suo dicastero intervenga per limitarle o almeno disciplinarle. Migliaia di stranieri arrivano quotidianamente in Italia e poi vengono dispersi senza controlli adeguati sul territorio nazionale. Gli sbandati, privi di lavoro e di assistenza, riempiono le città e creano spesso problemi di ordine pubblico. I cittadini osservano impotenti lo scempio che si crea. Mi rendo conto che non sia agevole organizzare una accoglienza decente per uomini e donne in cerca di una esistenza civile nel nostro paese già alle prese con mille problemi, non ultimi quelli provocati dal virus. La situazione richiede interventi risolutivi non facili da realizzare.

 

 

 

Ma bisogna riconoscere che Salvini quando occupava il suo posto attuale agiva con maggiore determinazione e sapeva arginare l'invasione. Ora invece con la sua gestione, cara ministra, le cose stanno precipitando. Sea questo aggiungiamola sua inerzia di fronte all'invasione nel Viterbese di ottomila ragazzotti imbecilli, i quali hanno occupato i terreni di un privato, trasformandoli in un bordello a cielo aperto, dove è accaduto ogni misfatto, nella più completa libertà di commettere reati nella indifferenza degli apparati dello Stato, c'è solo da bestemmiare. Insomma, cara Lamorgese, lei come giustifica che l'Italia sia diventata preda di uomini e donne di varia nazionalità, senza che le nostre autorità, lei in testa, muovano un dito per ripristinare un minimo di ordine e disciplina? Va da sé che la fiducia nel Viminale sia andata a farsi friggere.

 

 

 

Ovvio che vari partiti chiedano di sostituire lei con una persona più avveduta nella tutela degli interessi della nazione. Se mi consente, le consiglierei di dimettersi e di rientrare in prefettura, lasciando la poltrona romana a chi offre maggiori garanzie di tenuta. Non si faccia sfiduciare in Parlamento, agisca d'anticipo e si dimetta con dignità da una posizione alla quale non adatta, forse per bontà d'animo. Siamo in emergenza e non ci basta avere una ministra garbata, serve qualcuno di polso e non solo di lingua. 

 

 

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