Vittorio Feltri, le pubblicità che fanno schifo: fetecchie, feci e igiene intima? Quanta volgarità in tv"
Non so se i nostri lettori siano più sgamati di noi che, invece, quando guardiamo la televisione comprendiamo poco. Non mi riferisco soltanto ai programmi giornalistici quasi tutti incentrati sul Covid, sul Green pass e sull'obbligo vaccinale. I quali ci propinano discorsi fumosi sui metodi da adottare per combattere la pandemia. Naturalmente non mancano argomenti dispersivi sui No vax, gente che se ne frega di immunizzarsi nella convinzione che la fatale iniezione possa essere più dannosa del virus. Ognuno la pensa come vuole ed è difficile convincere chi ha delle idee sbagliate, conviene rinunciare a persuadere certe persone fissate
. Agiscano nel modo che preferiscano, purché evitino di ricorrere alla violenza per portare sulla loro strada coloro che ne hanno presa un'altra. Il piccolo schermo ormai è alla deriva non solo allorché tratta argomenti di attualità, fornendo immagini discutibili. Perfino la pubblicità che manda in onda ripetutamente è volgare, poco credibile per non dire disgustosa. Recentemente ci tocca vedere degli spot francamente indigesti, se non altro perché compaiono sul video all'ora dei pasti, verso le 13 e verso le 20. Un esempio. Tra un servizio e un altro, appare sul teleschermo un'automobile con quattro persone a bordo. Fin qui nulla di grave. Sennonché a un dato momento si ode un peto fragoroso. Gli occupanti dell'abitacolo strabuzzano gli occhi, stupiti, forse si interrogano sull'autore del pernacchio. Il mistero non viene svelato, ma si intuisce qualcosa. Infatti compare un bel cane che arriccia il naso. Non sappiamo se sia lui colpevole del rumore anale.
Sia come sia, il filmato reclamizza una compagnia assicurativa, il Segugio. E non comprendiamo che cosa c'entrino le loffe con le polizze. Vorrei che qualcuno me lo spiegasse. Non mi sembra che uno spettatore sia allietato e invogliato ad arrotolare gli spaghetti udendo una fetecchia. Fosse solo questo. In un altro intervento ricorrente in tv, viene inquadrata una giovane donna che si massaggia il ventre e propaganda un prodotto atto a rendere molli le feci. Anche in tale caso non si aiuta la digestione degli spettatori, morbide o dure le feci sono cacca, la meno adatta a stimolare l'appetito di chi è seduto a tavola. Sempre in ambito pubblicitario, segnaliamo filmati relativi all'igiene dei water e sulle infezioni alla dentiera. Sorvoliamo su altri video riguardanti l'igiene intima, tipo quella che trasforma la pipì in gel regalando benessere alle donne. Così come la decenza ci impone di trascurare i disturbi prostatici notturni. Pare che questo campionario repellente possa bastare.
Cui prodest? L'importanza del latino nella vita moderna: interviene Vittorio Feltri