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Loggia Ungheria, Alessandro Sallusti: "Non solo il Sistema smascherato da Palamara, esistono due livelli"

Alessandro Sallusti
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Il pozzo ormai è avvelenato e chiunque pensi di abbeverarsi non la farà franca. La storia della presunta "Loggia Ungheria", riedizione della famigerata P2, è sfuggita di mano e sta rotolando come la palla di neve che diventa valanga. C'è da chiedersi perché per almeno due anni la Procura di Milano ha tenuto nel cassetto la deposizione fiume del faccendiere Piero Amara che faceva, probabilmente a vanvera, nomi eccellenti di magistrati, alti ufficiali e imprenditori di primo piano (compreso Carlo De Benedetti). E c'è anche da chiedersi perché detti verbali, trafugati da quel cassetto, siano rimasti così a lungo in un altro posto sicuro, cioè la redazione del Fatto Quotidiano che solo ieri ha ritenuto di renderli noti.

 

 

 

Le spiegazioni fornite dalla Procura di Milano e dal quotidiano in questione fanno acqua da tutte le parti, almeno agli occhi di chi ha un minimo di dimestichezza con questo tipo di faccende. L'ipotesi migliore è che ognuno tiene famiglia, e che è partita la faida tra famiglie rivali che si dividevano sia pure in precario equilibrio lo stesso territorio, quello della giustizia come arma di potere economico e politico. Se le stanno dando di santa ragione e ognuno mette in campo i suoi uomini del giornalismo e della politica.

 

 

 

Probabilmente a rompere l'equilibrio - i tempi coincidono - è stato il caso Palamara, regista diventato improvvisamente incontrollabile e quindi scomodo al punto da dover essere eliminato. Ma la verità poi raccontata da Palamara nel suo libro-confessione è evidentemente soltanto una parte della storia. Il "sistema" occulto che ha controllato il paese negli ultimi vent'anni aveva più livelli, non so dire quanto comunicanti tra loro. Smascherarne uno, quello con a capo Palamara, ha messo in crisi l'altro, che magari non si chiama "Ungheria", magari non vede come attori principali quelli indicati da Amara (noto mestatore che mischia vero, verosimile e falso per depistare e consumare vendette) ma certamente da qualche parte esiste. Vogliamo lasciare ai magistrati, molti dei quali coinvolti in entrambi i livelli, il compito di cercarlo e accertare verità scomode? Per quel poco che ho capito non c'è da fidarsi.

 

 

 

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