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Mario Draghi, il retroscena: "Perché sopporta Speranza e Lamorgese"

Fausto Carioti
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Gentile Carioti, nell'attuale governo spiccano due ministri che si stanno affermando sempre di più per la loro inettitudine: sono Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno, e Roberto Speranza, ministro della Salute. La prima continua a dimostrare evidente incapacità riguardo ai problemi di ordine pubblico (sbarchi di clandestini, rave party illegali, baby gang, occupazione abusiva di immobili, spaccio di sostanze stupefacenti ecc.). Il secondo ha affermato che il piano pandemico italiano era stato aggiornato, mentre risaliva ancora al 2006, assicurando che l'Italia sarebbe stata in grado di fronteggiare la pandemia di Sars-Cov2. Dopo innumerevoli fallimenti, i due sono ancora nei rispettivi dicasteri, con il beneplacito del presidente del consiglio Mario Draghi.
Nicoletta Mainardi




È il lato pratico di Draghi, cara signora Mainardi. L'uomo si è dato due priorità: i vaccini e i soldi europei. Questi sono la ragion d'essere del suo governo e per essi non guarda in faccia a nessuno. Infatti il dossier vaccini non è in mano all'inadeguato Speranza, ma al generale degli Alpini Figliuolo. Mentre ai prestiti elargiti da Bruxelles provvede direttamente Draghi, delegando le minuzie al ministro dell'Economia, Daniele Franco, sua emanazione. Gli altri ministri e il resto del programma potrebbero non esserci, o essere diversi: poco cambierebbe. Insomma, dire che Draghi tenga a Speranza e alla Lamorgese mi pare sbagliato: credo proprio gli siano indifferenti, più o meno come gli altri loro colleghi. Ci fossimo io e lei, al vertice di quei due dicasteri, non sarebbe granché diverso: Draghi ci difenderebbe lo stesso, perché rimuoverci significherebbe fare un favore a qualcuno e un torto a qualcun altro, e questo comporterebbe la concessione di contropartite e il rischio di impantanarsi in trattative politiche potenzialmente disastrose. Più facile lasciare le cose come stanno. Quieta non movere et mota quietare, dicevano i romani. L'allievo dei gesuiti lo sa bene

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