Cerca
Logo
Cerca
+

No vax e centrodestra, Giovanni Sallusti: la mappa di scettici, complottisti e negazionisti

Giovanni Sallusti
  • a
  • a
  • a

Modesta proposta per relazionarsi positivamente col fenomeno No Vax: utilizziamolo come canone interpretativo. Come criterio di demarcazione, avrebbe detto Karl Popper. Specificamente, visto che alcuni opinionisti a vario titolo "di destra" ammiccano con sinistra mancanza di continenza al pueblo anti-siero, potremmo semplificare come segue. Dimmi se ti vaccini, e ti dirò di che destra sei. Se fischietti compiaciuto il motivetto No vax, sei anzitutto di una destra anticapitalista. La base della tua retorica è l'urlaccio pauperista e risentito contro le maledette multinazionali, contro il Moloch imperialista di Big Pharma.

Cioè, contro tutto ciò che ci sta salvando la pellaccia (e l'economia) dal virus cinese. «La ragione per cui abbiamo il successo del vaccino è grazie al capitalismo, grazie all'avidità» disse con impeccabile rigore Boris Johnson. Ecco, tu, caro intellò No vax, o sei coerentemente marxista (è il caso di Cacciari) o sei di una destra surrettiziamente marxista, contraria a quella di Boris Johnson. Certamente, il nostro amico infastidito dalla puntura non può che essere di una destra antiscientifica. Il No vax è maestro nell'imbastire una caricatura che chiama scienza "ufficiale", per contrapporle quella autentica e disinteressata, in genere formata dalle sue ricerche su Google incrociate con virgolettati a caso di scienziati in auge trent' anni fa. Il destrorso in questione è quindi ipso facto di una destra antirazionale, una destra massimamente "irrazionalista" e falsamente "spiritualista" (uno dei padri poco nobili dell'antivaccinismo fu non a caso il "teosofo" Rudolf Steiner) come sono state le peggiori destre del Novecento. Controprova, il No vax che si vuole antimainstream è di una destra antiliberale, come tutto il mainstream. Agita il feticcio della libertà individuale, ma in una versione opposta a quella del liberalismo: anarchica, la libertà come volontà di potenza (tragicomica, visto la quantità industriale di capetti No vax finiti in terapia intensiva) se non come violenza, data l'attitudine a sequestrare piazze e vie impedendo il libero commercio. Laddove il liberalismo è dottrina del limite e dell'inviolabilità della libertà altrui.

 

Questa bizzarra destra in lotta con l'ago demoplutogiudaicomassonico è alla radice una destra antidemocratica, perché eleva le ragioni (o le viscere) di una minoranza chiassosa ad assoluto, quella dittatura della minoranza che è una costante della contemporaneità imbizzarrita, i No vax come gli Lgbt come i "diversi" a vario titolo, sempre con lo stesso nemico, il normale, triste, vaccinato borghese con le bollette da pagare. A proposito: questa che prende forma è chiaramente una destra anticonservatrice, poiché si accanisce contro i due capisaldi di ogni conservatorismo degno. La maggioranza silenziosa, appunto. E il nixoniano "law and order", la legge positiva e l'ordine naturale come valori, altro che le chat para-golpiste o le pantomime pseudo-eversive fuori dal Parlamento. Infine, chiunque sia No vax da destra è chiaramente di una destra antiproduttiva, perché non ha mai orecchiato il detto di Luigi Einaudi: «La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica». E oggi, è cronaca, non c'è libertà economica senza vaccino. La morale è che dovremmo dire grazie, alle bande No vax e ai loro corifei di riferimento, perché ci permettono di individuare quell'eterna sotto-destra italica, sempre in bilico tra nostalgie non realizzate e velleità rivoluzionarie, che è esattamente la destra da cui rifuggire, e che non governerà mai una nazione avanzata.

Dai blog