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Mosca, come resistere alle bugie dei "picchiatori verbali": guida per non inchinarsi al Cremlino

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Riformismo e Libertà L'Italia è l'unico Paese europeo le cui tv offrono un grande spazio sia alla voce dei propagandisti russi che parlano da Mosca, sia a professori come Orsini che giustificano tutto quello che fa Putin e anche quello che minaccia di fare, cioè l'eventuale uso di armi atomiche (che per parte loro i russi minacciano per spaventare l'opinione pubblica europea, sapendo bene che c'è una deterrenza americana e inglese che consente loro solo di scherzare in chiave mediatica su questo argomento). Malgrado ciò si moltiplicano le polemiche da parte russa sull'atteggiamento unilaterale dei nostri media. L'altra sera Giletti, piagnucolando in diretta televisiva, ha così risposto alla Zakarova che lo stava frustrando con un robusto scudiscio: «Ma come, noi vi diamo sempre la parola nelle nostre televisioni e voi ci trattate così?».

CACCIARI E L'UMILIAZIONE
Appunto, i russi sanno che per molteplici ragioni noi siamo il ventre molle dell'Europa, che da noi il "partito russo" è forte per l'apporto sia di tendenze di estrema destra di ispirazione sovranista, sia di tendenze di estrema sinistra costituite da nostalgici dello stalinismo comunista. Sulla base di questa situazione hanno deciso di picchiarci senza pietà sperando di far saltare per aria un governo, quello di Draghi, che, con tutti i suoi difetti, tuttavia finora ha mantenuto il punto sul terreno dell'atlantismo e dell'europeismo. Di conseguenza i russi vanno a nozze quando i conduttori di talk show italiani svolgono il ruolo di sparring partners per i loro picchiatori verbali, meglio poi se si tratta di picchiatrici perché le cose vengono ad assumere anche sfumati aspetti piccanti.

Così se Cacciari, dopo aver ricordato di aver letto tutti i classici della letteratura russa, urla che Putin non va umiliato, offre largo spazio alle sprezzanti ironie della Zakarova: Cacciari non ha capito che qui in Occidente nessuno pensa di umiliare Putin che per parte sua sta bombardando dal 24 febbraio l'Ucraina e che il problema è esattamente l'opposto, quello di evitare che egli "spiani l'Ucraina" conquistandone un pezzo e distruggendone un'altra parte, perché il prossimo obiettivo, se egli non viene adesso bloccato, potrebbe essere la Moldavia, i Paesi Baltici, la Finlandia e la Svezia.

C'è qualcuno che può credere che la Finlandia e la Svezia stanno abbandonando una lunghissima tradizione neutralista per uno scatto di nervi? Lo fanno perché temono l'avventurismo del loro pericoloso vicino perché Putin è più spericolato di Breznev e di Andropov. E che dire poi del fatto che Giletti non ha per nulla contestato la criminalizzazione della storia dell'Occidente fatta da un'arrogante signora che volutamente ha dimenticato la cifra dominante di tutta la storia russa (dallo zarismo al comunismo e adesso al putinismo) che è quella dell'autoritarismo e anche dello stragismo (dalla Siberia, ai gulag, alle fosse di Katin, alle carestie procurate, agli omicidi mirati, in Russia e nel mondo).

METODI COMUNISTI
Ma anche sul Donbass la signora ha mentito, perché li c'è stata per anni una guerra civile fomentata proprio dalla Russia: la signora Zakarova e il dottor Giletti hanno per caso sentito parlare delle Brigate Wagner? Fortunatamente esistono pezzi d'Italia di centro, di destra e anche di sinistra che non sono mai stati col piattino in mano a suo tempo di fronte al comunismo e non stanno adesso in ginocchio rispetto al putinismo, singolare fenomeno che punta a mettere insieme posizioni di estrema destra e posizioni di estrema sinistra. L'altra sera almeno una cosa l'abbiamo capita: che Libero non è fra quanti stanno in ginocchio a farsi prendere a calci e scudisciate dalla Zakarova, che parla e agisce a nome dei suoi padroni, Putin e Lavrov, il teorico degli ebrei nazisti e antisemiti. 

di Fabrizio Cicchitto
*Presidente di ReL, Riformismo e Libertà

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