(Adnkronos) - I carabinieri hanno verificato che la notte del 27 febbraio 2012 i tre uomini erano partiti dalla provincia di Napoli, giungendo a Viterbo, dove, nel quartiere di Santa Barbara, rubarono una Fiat 500, portata poi a Grotte Santo Stefano per essere utilizzata per compiere la rapina e assicurarsi la fuga. La Fiat 500 venne ritrovata dai carabinieri della locale stazione subito dopo la tentata rapina, perche' la macchina fu subito abbandonata dai tre ladri che poi continuarono la fuga a bordo di un suv di proprieta' di T.A. Importante fu anche il ruolo giocato dalla ragazza che, dopo aver effettuato vari sopralluoghi nei giorni precedenti, quella mattina si era presentata nella gioielleria suonando la porta e facendosi aprire dalla commessa, permettendo in tal modo l'ingresso dei suoi complici. Agli arrestati, rintracciati a Sant'Antimo e Viterbo, e' stato notificata la misura cautelare restrittiva disposta dal gip del Tribunale di Viterbo Franca Marinelli. Dopo la notifica del provvedimento a loro carico sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari.