Verona, 17 mag. (Adnkronos) - La medicina nucleare all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona ha compiuto oggi un importante passo avanti sul piano delle dotazioni tecnologiche. Grazie all'impegno dell'Associazione Donatori Midollo Osseo e Ricerca - Admor, che ha raccolto i 66.000 euro necessari, e' stata infatti acquistata ed e' entrata in attivita' una moderna cella per la manipolazione dei radioisotopi, particelle che emettono radiazioni e che possono essere inoculate nei pazienti affetti da gravi tumori del sangue, principalmente i linfomi, attaccando le cellule tumorali. La novita' e' stata al centro di una conferenza stampa, e di una successiva visita al macchinario, cui sono intervenuti l'assessore regionale alla sanita', Luca Coletto il sindaco Flavio Tosi, il direttore generale Sandro Caffi, il presidente dell'Admor di Verona Renato Toeschi, il direttore del dipartimento attivita' integrata medica generale Giovanni Pizzolo ed il direttore della medicina nucleare Marco Ferdeghini. La macchina, che prima di essere inaugurata ha gia' prodotto la terapia per 11 pazienti con ottimi risultati, prepara i cosiddetti "radio farmaci" attraverso la manipolazione di radioisotopi in maniera "artigianale" ma molto sofisticata, sicuramente almeno al livello di quanto puo' fare una grande casa farmaceutica, che vengono inoculati nel paziente con una semplice seduta di day hospital e, senza effetti collaterali e con una tossicita' definita "trascurabile" dai clinici, vanno a colpire le cellule malate presenti nel sangue senza intaccare quelle sane.(segue)