Milano, 23 mag. (Adnkronos) - Sono i primi a portare una laurea in famiglia: l'86% dei laureati di primo livello all'Universita' dell'Insubria non ha i genitori laureati. Una media piu' alta di quella nazionale ferma al 75%. Sono dati emersi dal quattordicesimo profilo dei laureati realizzato da Almalaurea e presentato ieri al convegno 'Laurearsi in tempi di crisi: come valorizzare gli studi universitari', all'universita' Federico II di Napoli. I dati dei laureati specialistici 2011 dell'Universita' dell'Insubria hanno valori simile a quello dei laureati triennali: portano per la prima volta il titolo accademico in famiglia nell'82% dei casi. Un dato sempre maggiore della media nazionale (70%). Tra gli altri dati dell'indagine, risulta che il traguardo della laurea e' raggiunto dagli studenti dell'Insubria, in media, a 25,3 anni contro una media nazionale e' di 25,7. Molto elevata e' la regolarita' negli studi: il 52% conquista il titolo a fronte del 38% del complesso dei laureati di primo livello. Sempre all'Insubria, il 74% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti (media nazionale 69%). I laureati dell'Universita' dell'Insubria di primo livello che hanno svolto tirocini e stage sono il 58%, (media nazionale 60%). L'esperienza di studio all'estero coinvolge l'11% dei laureati di primo livello dell'Universita' dell'Insubria. Un leggero vantaggio dell'Insubria sulla media nazionale anche per il gradimento: l'87,5% dei laureati, contro l'87% della media nazionale, si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 29% lo e' 'decisamente'). Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all'Universita' risponde 'si", ed allo stesso corso dell'Ateneo, il 59% dei laureati, percentuale che aumenta considerando anche i laureati che si riscriverebbero all'Universita' dell'Insubria, ma cambiando corso (9%). (segue)