Perugia: sette in manette per estorsione e spari contro negozi (2)
(Adnkronos) - L'attività tecnica dei carabinieri però apre un mondo che forse non ci si aspettava. L'uomo calabrese, Antonio Procopio, ritenuto l'autore degli spari, infatti è l'amante dell'affittuaria del locale e da alcuni mesi di fatto gestisce lo stesso insieme a lei, ed è con lui che la donna si lamenta della richiesta di denaro. Secondo la ricostruzione accusatoria, a firmare la richiesta di misura cautelare sono il procuratore aggiunto Antonella Duchini e il sostituto Gemma Miliani, imbraccia un fucile - rubato, con le canne mozze, il calcio tagliato e la matricola abrasa - e spara contro la pescheria, di comune accordo con l'affitturia del ristorante Benedetta Lucaroni, finita anche lei in manette. Stamattina, in esecuzione dell'ordinanza cautelare emessa dal gip Alberto Avenoso, oltre ottanta militari del comando provinciale di Perugia e del reparto operativo speciale, oltre ad effettuare numerose perquisizioni, hanno anche arrestato in flagranza altri due uomini e fermato altri tre per cui la procura ha disposto il fermo. Si tratta di Mirko Angelini, perugino incensurato classe '87, a cui viene contestata la detenzione di un altro fucile da caccia rubato, sempre con la matricola abrasa e le canne mozze. Diego Mangialasche, incensurato del 75 beccato con dodici grammi di cocaina, e ritenuto affiliato al gruppo criminale cui fa capo Procopio. In carcere anche Lerose Salvatore, nipote del Procopio, di appena 20 anni, il bulgaro Kasimir Krumor, che secondo l'ndagine ha aiutato nel trasporto, nella detenzione e nell'occultamento delle armi rubate, e Basha Bilbil, albanese del '72, ritenuto autore dei furti in cui sono stati rubati i fucili.