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Vibo Valentia: arresti per droga, indagato scampo' ad agguato in cui mori' innocente

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Vibo Valentia, 4 apr. (Adnkronos) - La Squadra Mobile di Vibo Valentia, in collaborazione con le unità cinofile della Polizia di Stato, ha eseguito quattro provvedimenti cautelari (due arresti domiciliari e due obblighi di dimora nei comuni di residenza) emessi dal gip del Tribunale di Vibo Valentia per droga. Pietro Nadile (38 anni, residente a Briatico) e Raffaele Francolino (29 anni, di Vibo Valentia) sono i destinatari del provvedimento agli arresti domiciliari, Giovanni Emmanuele (26 anni, di Gerocarne) e Domenico Tassone (28 anni, di Soriano Calabro) sono destinatari del provvedimento dell'obbligo di dimora. Quest'ultimo è il cugino di Emmanuele e, secondo gli investigatori, probabile obiettivo dell'agguato che il 25 ottobre 2012 costò la vita al diciannovenne Filippo Ceravolo di Soriano Calabro. Si pensa che Ceravolo rimase vittima in quell'agguato per caso, da innocente, solo per avere accettato un passaggio in auto. Gli indagati sono accusati di spaccio di droga, in particolare cocaina e cannabis. Per indicare lo stupefacente, usavano un linguaggio criptico come operaio, rumeno, negro, il figliolo della prima volta. Allo stesso modo, per indicare che la sostanza non era buona, dicevano ad esempio "il negro non lavora per niente".

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