Roma: investimenti di cosca calabrese, chiesti 9 rinvii a giudizio
Roma, 4 apr. - (Adnkronos) - Trasferimento fraudolento di beni aggravato dal metodo mafioso: per questa accusa la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto la conclusione dell'inchiesta sugli investimenti fatti da una cosca calabrese della capitale per acquisire immobili, bar e ristoranti e il giudizio di nove persone. Due di costoro hanno già scelto di essere giudicate con rito abbreviato. A decidere sulle istanze della Procura della Repubblica sarà il gup Riccardo Amoroso nell'udienza del prossimo 12 giugno. A chiedere il rito abbreviato sono Giuseppe Vincenzo Di Stilo e Carla Voluttà mentre il rinvio a giudizio dovrà essere deciso per Francesco Frisina, Carmine Saccà, Alessandro Mazzullo, Maria Antonia Saccà (moglie di Frisina e sorella di Saccà), Claudio Palmisano, Andrea Porreca e Grazia Rugolo. Sono tutti di origine calabrese ma risiedono nella capitale. L'inchiesta ha preso l'avvio tempo fa quando si accerto' che era in atto un progetto di infiltrazione economica nella capitale con l'investimento di cospicue somme di denaro e che secondo l'accusa erano di provenienza illecita. A compimento dell'operazione avevano partecipato anche prestanome. Le nove persone che dovrebbero essere processate, secondo quanto è emerso dall'indagine, avevano creato un sistema per investire in Roma i proventi delle attività illecite della cosca Gallico di Palmi.