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Terremoto: 5 anni da sisma L'Aquila, rimosse da Esercito 160mila ton macerie (2)

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(Adnkronos) - "È il caso -viene rilevato- del Maresciallo Angela Lombardi e del Maresciallo Manuele Ciaraglia, marito e moglie che, persa la casa, portarono il figlio in salvo per poi unirsi ai loro reparti per andare in soccorso della gente; nel frattempo il sergente Matteo Botti, che aveva casa in un palazzo completamente sventrato dalla scossa, che dopo aver fatto esfiltrare dall'edificio la propria famiglia rientrava tra le macerie e permetteva (sfondando le porte bloccate degli appartamenti ancora occupati) la messa in salvo di una donna incinta ed un bambino e di 2 uomini, per poi raggiungere la caserma e partecipare agli interventi di aiuto con il proprio Reggimento". Nelle ore successive "arrivarono nel abruzzese centinaia di uomini, mezzi, elicotteri ed aerei dell'Esercito per soccorrere la popolazione e si arrivò nella stessa giornata del 6 aprile a quasi 1.000 persone della Forza Armata impiegate nelle operazioni di soccorso alla popolazione. Lo stesso 6 aprile -prosegue la nota- furono messe a disposizione di chi ne aveva bisogno 10.000 razioni viveri, furono realizzate tendopoli complete a Onna, San Demetrio, Collemagno e Monticchio. Alcuni feriti furono anche trasportati nel reparto rianimazione dell'ospedale militare dell'Esercito Celio di Roma". "E tutt'oggi, i militari dell'Esercito, da allora e in attesa che L'Aquila possa presto tornare all'antico splendore, operano nel capoluogo abruzzese, nell'ambito dell'Operazione Strade Sicure in concorso alle forze dell'ordine per assicurare vigilanza e sicurezza alla cittadinanza".

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