Pasqua: riti al via con Via Crucis Potenza, la tradizione e' nel Vulture (2)
(Adnkronos) - La manifestazione e' nata da poco, esattamente da sette anni, e vede la partecipazione di decine di figuranti. Si e' aggiunto agli altri riti che si tengono nei Comuni della zona come Atella (Giovedi' santo), Venosa, Rapolla, Barile, Maschito (Venerdi' santo) e Rionero (Sabato santo) in cui si tengono altrettante rappresentazioni viventi. Quella tradizionale e' a Barile, alla quale partecipano circa 100 figuranti, un numero elevato per un piccolo Comune di 2500 abitanti. La Via Crucis di Barile del Venerdi' santo si caratterizza per figure singolari, derivanti dalla tradizione arbereshe come il Moro e soprattutto la Zingara. Questa e' una figura negativa, con abiti sgargianti e ricoperta d'oro, ed e' simbolo di cupidigia. Lei non piange la morte di Gesu' perche' ha avuto l'oro in cambio dei chiodi con cui le mani ed i piedi del Cristo sono stati trafitti. La tradizione di Barile vuole che alla vigilia della processione le donne del paese mettano a disposizione i loro ori che vengono esposti a tutti ed in parte utilizzati dalla Zingara. Questi preziosi vengono poi restituiti al termine della manifestazione. Il Moro, invece, e' il simbolo delle altre culture e delle altre religioni. In tutti i paesi lucani interessati dai riti della Pasqua le Confraternite stanno ultimando i preparativi ed i costumi. E' caratteristico anche il Venerdi' santo di Montescaglioso, in provincia di Matera, con una Processione dei Misteri in cui le statue escono da chiese diverse. A Montescaglioso, inoltre, la Settimana santa inizia con un rituale addio alla Quaresima: vengono ritirati dei pupazzi a figura femminile precedentemente appesi per ricordare il lungo periodo del digiuno.