Medicina: Milano, nuova chirurgia 'salva-cuore' per 4 bimbi italiani
Milano, 15 apr. (Adnkronos Salute) - Eccezionale intervento al Policlinico San Donato di Milano. Una nuova tecnica chirurgia ha permesso di operare i primi quattro bambini italiani con una nuova tecnica 'salva-cuore'. A idearla i cardiochirurghi pediatrici del Boston Children's Hospital che, modificando l'utilizzo di una valvola percutanea biologica per adulti, hanno sostituito la valvola mitralica difettosa finora in 20 bambini in tenerissima età, già sottoposti in passato ad almeno un intervento di riparazione valvolare. I cardiochirurghi pediatrici e cardiologi interventisti dell'Irccs Policlinico San Donato hanno eseguito l'intervento sui primi baby pazienti italiani. "L'intuizione di un cardiochirurgo americano sembrerebbe aver fornito la soluzione per evitare a questi bambini lo spettro di interventi plurimi e ravvicinati", sostiene Alessandro Frigiola, cardiochirurgo pediatrico del Policlinico San Donato. Melody è una valvola biologica che nasce in realtà per sostituire la valvola polmonare difettosa con impianto percutaneo. È costituita da un tratto di giugulare bovina, con annessa valvola suturata su uno stent, a sua volta montato su un catetere a palloncino. Oltre ad avere delle dimensioni molto piccole, è in grado di essere ri-espansa, assecondando la crescita del bambino. Il suo stent può infatti essere compresso e allargato fino a 22 mm di ampiezza, senza danneggiare la valvola: da queste caratteristiche è nata l'idea per un uso 'off label' e per il tentativo di impianto nei bambini con difetti mitralici. "Abbiamo chiesto ai colleghi americani di supportarci per eseguire il primo intervento ed insieme, vista la perfetta riuscita, abbiamo impiantato la valvola a 4 bambini italiani, tra i 6 mesi e i 6 anni di vita, due maschietti e due femminucce, tutti con almeno due interventi alle spalle per riparazione della valvola mitralica. I bambini hanno reagito ottimamente all'impianto, stanno molto meglio e sono già tornati a casa dalle loro famiglie", continua Alessandro Frigiola. (segue)