Verona: guerra tra gang rivali, viene chiuso in recinto con un rottweiler
Verona, 16 apr. (Adnkronos) - Per uno sgarro ai rivali, un giovane rumeno e' stato punito severamente: prima gettato in una porcilaia, e costretto, sotto la minaccia di un coltello, a fare il verso del gallo e del cane, e poi chiuso in un recinto dove e' stato fatto entrare un cane rottweiler. Nel panico piu' totale il malcapitato e' riuscito a scappare, e a dare l'allarme. Cosi' la squadra mobile di Verona e' riescita ad individuare i due responsabili che sono stati arrestati con le accuse di violenza privata, estorsione e sequestro di persona. La vicenda e' successa nel veronese, dove oltre ai due arrestati, gli uomini della squadra Mobile hanno indagato altri tre appartenenti alla banda rivale per aver organizzato, in seguito al presunto sgarro, la spedizione punitiva. Tutto è nato dopo una rissa tra due gruppi di romeni, lo scorso 8 marzo. Il giorno dopo, alcuni componenti di uno dei due gruppi si sono presentati a casa di due 'rivalì' dicendo che volevano ricolvere pacificamente la questione, invitandoli a fare un giro in auto. Le due vittime sono state portate in un campo dove è stata tesa la trappola: ad uno di loro, un italiano di origine sinti, hanno puntato la pistola alla testa pretendendo il versamento di 500 euro. L'uomo è stato quindi condotto ad un bancomat, senza pero' alcun risultato perchè nel conto non c'era denaro. All' altro giovane rumeno, invece, e' andata peggio: è stato prima gettato in una buca, scavata in una porcilaia, tra le ossa di animali, facendo capire che avrebbe fatto la stessa fine. Poi i sequestratori, sotto la minaccia di un coltello hanno obbligato il malcapitato a fare il verso del gallo e del cane. Infine, è stato gettato dentro un recinto per cani: quando il giovane ha visto che stavano per liberare un rottweiler è salito di scatto sul tetto di una cuccia ed e' saltato oltre il recinto, riuscendo a fuggire. L'uomo ha prima trovato rifugio in un covone di fieno, uscendo solo un'ora più tardi per chiedere aiuto e chiamare il 113.