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Immigrati: sindaco Lampedusa, non mancare occasione semestre presidenza Ue

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Palermo, 1 lug. - (Adnkronos) - "E' una bella notizia: il segno che c'è una guerra ai trafficanti di morte. Il Comune di Lampedusa si è costituito parte civile contro gli scafisti. Sarebbe auspicabile, però, una cooperazione con le autorità libiche, perché questa è una battaglia da fare su entrambe le sponde del Mediterraneo. In ballo ci sono vite umane scambiate con un fiume di denaro". A dirlo all'Adnkronos è Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa (Agrigento), commentando l'operazione della Polizia di Stato denominata 'Glauco', che ha portato all'esecuzione di 9 fermi nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di Lampedusa del 3 ottobre del 2013, quando morirono 366 migranti. Ma accanto "all'azione repressiva" spiega il primo cittadino della più grande delle Pelagie da anni in prima linea sul fronte dell'immigrazione, serve "una politica che faccia terra bruciata" attorno alle organizzazioni internazionali di trafficanti di esseri umani. "Occorre - spiega Nicolini - riformare il diritto di asilo e creare cordoni umanitari nei Paesi di transito dei migranti". Il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, che comincia oggi, non deve essere, però, "un'occasione mancata". "L'Italia da sempre è impegnata in prima linea - dice ancora Nicolini -, ha salvato migliaia di vite umane e ha fatto fronte all'emergenza. Questo deve rivendicarlo con orgoglio in Europa per promuovere una politica comune del Mediterraneo, che parta dai diritti umani per arrivare ad una visione complessiva. Il Mediterraneo oltre che un cimitero di esseri umani sta morendo sotto i colpi delle trivelle. E' necessario - conclude il sindaco - che l'Europa comprenda che è una risorsa di tutti e non un problema dell'Italia".

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