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Caso Ruby: appello spiazza, Berlusconi e' assolto e plaude a toghe/Adnkronos

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Milano, 18 lug. (Adnkronos) - Assolto, con formula piena. I giudici della Corte d'appello di Milano hanno ribaltato la sentenza sul caso Ruby inflitta in primo grado a Silvio Berlusconi condannato a sette anni di carcere con le accuse di concussione per costrizione e prostituzione. Un verdetto che "va oltre le più rosee aspettative", a dire dello stesso avvocato Franco Coppi - "sono molto soddisfatto, è una assoluzione piena" - e che 'riabilita' il leader di Forza Italia pronto a concentrarsi sulle riforme allo studio del governo Renzi e a ringraziare le toghe. "Sono profondamente commosso: solo coloro che mi sono stati vicini in questi anni sanno quello che ho sofferto per un'accusa ingiusta e infamante", le prime parole pronunciate dall'ex premier che vede allontanarsi lo spettro dei domiciliari, ma che deve fare i conti con altri processi in corso. Dopo tre ore di camera di consiglio e al termine di un processo durato quattro udienze fissate nell'arco di un solo mese, il presidente della seconda sezione penale Enrico Tranfa pronuncia la sentenza che lo assolve dalla concussione perchè "il fatto non sussiste" e dalla prostituzione perchè "non costituisce reato". Tradotto: nella telefonata fatta al capo di gabinetto della Questura di Milano Pietro Ostuni per chiedere che la giovane Karima El Mahroug in arte Ruby, fermata per un furto la sera del 27 maggio 2010, venga consegnata alla consigliera regionale Nicole Minetti non c'è "nessun vincolo costrittivo". Berlusconi, inoltre, non avrebbe avuto consapevolezza della minore età della 17enne marocchina pronta a vantarsi della sua parentela con Mubarak. (segue)

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