Mafia: testimone giustizia, non siamo carne da macello, abbiamo scelto lo Stato/Adnkronos (3)
(Adnkronos) - "Non ho come vivere - denuncia -. Cinque giorni fa mi sono state consegnate due cartelle esattoriali da 15mila euro, ma ancora aspetto il finanziamento dall'antiracket, che mi era stato promesso. I miei figli sono le vere vittime, non ho i soldi per farli studiare, a loro è stato rubato il futuro solo perché il padre ha scelto la legalità". Da anni Cutrò è sotto scorta, ma fuori dalla sua abitazione non c'è più la vigilanza fissa dei carabinieri, ma solo due telecamere collegate alla sala operativa di commissariato e polizia. "Almeno se mi ammazzano - dice con ironia amara - sapranno chi sono i colpevoli". "Mi sento abbandonato da una parte della politica - conclude -. Non siamo carne da macello e neppure un peso, ma persone che hanno fatto una scelta netta di dignità. Tornando indietro farei esattamente le stesse scelte, non accetterei compromessi e scelte diverse. La paura? Chiunque ce l'ha, è umano, ma siamo determinati ad andare avanti. Il ddl che estende ai testimoni di giustizia i benefici previsti per le vittime (che oggi è stato incardinato dall'Ars, ndr) è un grande segnale. Le istituzioni devono decidere da che parte stare ed oggi la Sicilia ha vinto e ha mandato un segnale di cambiamento epocale al resto d'Italia".