Stato-Mafia: Ciucchi, Toscana ricorra a Consulta contro deposizione Napolitano
Firenze, 26 set. - (Adnkronos) - "La decisione della Corte d'Assise di convocare coattivamente Giorgio Napolitano, quale testimone nel processo Stato-mafia in corso a Palermo, rappresenta una sfida al dettato costituzionale e una violazione delle norme che regolano l'istituto della presidenza della Repubblica". A dirlo è Pieraldo Ciucchi, consigliere regionale del Psi toscano, il quale chiede al governatore della Toscana, Enrico Rossi, e al presidente del Consiglio toscano, Alberto Monaci, di ricorrere "alla Corte costituzionale contro la convocazione coatta di Napolitano a testimoniare". Secondo Ciucchi, "l'udienza che Napolitano dovrà rendere, al di là di una dichiarata disponibilità propria di chi non ha niente da nascondere, costituisce un precedente rilevante e di particolare delicatezza considerando che con quell'atto si formerà una consuetudine costituzionale nuova". "Siamo di fronte - prosegue Ciucchi - ad una ennesima invasione di campo di un organo dello Stato nei confronti dell'unico potere costituito che non può essere perseguito nell'arco del proprio mandato, ma solo su fatti riferibili al periodo antecedente nonché, ad una lesione del codice di rito che prevede espressamente come la testimonianza del Capo dello Stato debba essere sempre spontanea e mai obbligatoria". "E' tempo che il rispetto della Costituzione e delle cariche istituzionali torni ad imporsi sottraendolo, come in questo caso, alle strumentalizzazioni mediatiche che ne seguirebbero da una deposizione resa in un contesto che vede accomunati capimafia, politici e apparati di sicurezza", aggiunge Ciucchi. (segue)