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Napoli: vendevano cappelle e lucravano su manufatti, conclusi 7 processi

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Roma, 27 set. - (Adnkronos) - Concesso il suolo per riposare in pace, lo sfruttavano per un loro business vendendo le cappelle sopra edificate e modificando a loro piacere manufatti storici. I titolari delle concessioni del Comune di Napoli lucravano così indisturbati e, a loro volta, i vari "proprietari" delle cappelle costruite che si succedevano nel tempo. Ben sette sono i processi che si sono conclusi ieri dinanzi al Consiglio di Stato. E' quanto si legge nella notizia riportata dal 'Quotidiano della P.A.'. Il copione in tutti i casi era pressoché uguale: a seguito di regolare concessione di un appezzamento di suolo al fine di costruire una cappella o un monumento funerario (sei casi nel Cimitero di Poggioreale ed uno nel Cimitero Barra di Napoli), i titolari del diritto d'uso del terreno vendevano le piccole costruzioni ai migliori offerenti. Un passaggio di consegne che fruttava bene dato che nel tempo i passaggi di consegna sono stati innumerevoli. (segue)

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