Cortina: sindaco dopo 505 giorni di esilio è tornato oggi in città
Cortina d'Ampezzo (Bl), 3 ott. (Adnkronos) - "Dove eravamo rimasti?". Esordisce cosi il sindaco Andrea Franceschi, dopo aver accompagnato il figlio all'asilo e aver fatto una visita ai propri cari in cimitero, al rientro oggi in Municipio dopo 505 giorni di 'esilio' da Cortina d'Ampezzo. Nei giorni scorsi infatti il tribunale di Belluno ha disposto la cessazione del divieto di dimora emesso nei suoi confronti il 15 maggio 2013, nell'ambito di un'inchiesta su presunta turbativa di un appalto dei rifiuti e violenza privata. "Non posso negare che l'ultimo anno e mezzo sia stato molto impegnativo per me e la mia famiglia. Fin dal 24 aprile 2013, infatti, mi sarebbe bastato rassegnare le dimissioni per riacquistare immediatamente la piena libertà. Ho, invece, deciso di tenere duro perché so di aver sempre agito solo ed esclusivamente nell'interesse di Cortina d'Ampezzo - ha spiegato - e se ho scelto di seguire la strada più difficile e tortuosa è anche perché, quando mio figlio sarà grande e mi chiederà di quel lontano aprile 2013, potrò guardarlo dritto negli occhi dicendogli che nella vita si deve essere disposti a fare dei sacrifici, quando si ha la coscienza a posto e si sa di aver agito correttamente. Le scorciatoie non servono a nulla: quello che conta veramente è poter sempre andare a testa alta". (segue)