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Arezzo: Comune denuncia giovani che imbrattano la Fortezza

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Arezzo, 3 ott. - (Adnkronos) - "I ragazzi e le ragazze che in questi giorni stanno imbrattando la Fortezza sono un esempio di inciviltà. L'Amministrazione comunale è impegnata in un lungo, faticoso e costoso lavoro di restauro, sia interno che esterno alla Fortezza. Una scritta con la vernice compromette il lavoro fatto e costringe la comunità a spendere ulteriori risorse per la cancellazione. Mi auguro che i ragazzi e le ragazze che si rendono protagonisti di questi atti di vandalismo a danno di tutti, diventino consapevoli di quello che hanno fatto". Lo ha detto l'assessore ai lavori pubblici Franco Dringoli. Un problema di civiltà e di educazione, quindi, ma anche di codice penale. Ricorda l'assessore Barbara Bennati: "il divieto di deturpare monumenti e altri beni di interesse pubblico è previsto dall'art. 4 del Regolamento comunale di Polizia Urbana. Il reato di danneggiamento, previsto dall'articolo 635 del Codice Penale, prevede al comma 2 la procedibilità d'ufficio se il reato è commesso su edifici pubblici o destinati all'uso pubblico o all'esercizio di un culto o su cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate. Ed è quindi il caso della Fortezza". La pena è della reclusione da sei mesi a tre anni (c.p.p. 235) e si procede d'ufficio". La possibilità di fare foto con cellulari e smartphone, rende molto più probabile che in passato il rischio che il vandalo sia ripreso. La polizia municipale, spiegano gli assessori, intensificherà quindi i controlli. (segue)

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