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Calcio: aggressioni ad arbitri nel leccese durante gare dilettanti, 4 Daspo

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Lecce, 3 dic. (AdnKronos) - Sono quattro i divieti di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Daspo), uno per tre e gli altri per cinque anni, emessi dal questore, convalidati dal gip del Tribunale di Lecce Antonia Martalò e notificati stamane da polizia e carabinieri ad altrettante persone, in merito a due episodi di aggressione ad arbitri di calcio verificatisi nelle scorse settimane nei campi sportivi del Salento in occasione di gare dilettantistiche. Ci sono anche due presidenti di società. Il primo episodio si riferisce alla gara tra l'Asd Trepuzzi e l'Asd Campi salentina del 12 ottobre, valevole per il campionato di prima categoria. Durante la gara il presidente del Trepuzzi invase il terreno di gioco colpendo l'arbitro, Giammarco Miccoli, con una testata al braccio destro, causandogli delle ferite lievi e determinando l'immediata interruzione e la sospensione definitiva della partita. A seguito della denuncia presentata dalla vittima, il presidente del Trepuzzi è stato denunciato a piede libero e proposto per un provvedimento di Daspo per tre anni. Il secondo episodio si riferisce alla gara disputata il 26 ottobre nello stadio comunale di Cavallino per il campionato di 2° categoria, tra l'Atletico Cavallino e il Cutrofiano, diretto dall' arbitro 17enne Luigi Rosato della sezione Aia di Lecce. Dopo l'assegnazione del secondo rigore al Cutrofiano mentre il Cavallino era in vantaggio per 2 a 1, si scatenarono polemiche e disordini da parte dei giocatori del Cavallino, uno dei quali colpì violentemente al volto l'arbitro. Infatti, nonostante l'arbitro avesse formalmente decretato la fine dell'incontro per mancanza di condizioni di sicurezza venne accerchiato dai giocatori del Cavallino nello spogliatoio che con le minacce tentavano di convincerlo a riprendere il gioco. In quel frangente un tifoso aggredì fisicamente l'arbitro e solo grazie all'intervento di un altro giocatore, fu costretto ad allontanarsi.

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