Palermo: blitz anti falsari scattato dopo omicidio Pandolfo
Palermo, 12 dic. (AdnKronos) - L'indagine dei carabinieri che ha sgominato una banda di falsari internazionali, che importava euro contraffatti prodotti in Cina e smerciati in Italia, è scattata lo scorso aprile, dopo l'omicidio dell'imprenditore Massimo Pandolfo, ucciso a coltellate e il cui corpo fu rinvenuto al Teatro del Sole, nella zona di Acqua dei Corsari, a Palermo. Gli investigatori hanno scoperto, infatti, che le prestazioni venivano pagate anche con denaro falso. In quel contesto furono sequestrate 190 monete da 2 euro false, come è stato accertato dalle analisi presso la Zecca dello Stato e il Centro nazionale di analisi delle contraffazioni (Cnac). Monete inserite nella classe di contraffazione 65, una sorta di carta d'identità redatta sulla base delle caratteristiche falsoscopiche. "Le monete - spiegano gli investigatori - presentano un profilo tecnico tale da far ritenere che i falsari fossero in grado di realizzare una vera e propria produzione di massa. Gli euro erano talmente perfetti da essere accettati anche dalle macchinette automatiche". Il procedimento di falsificazione era lo stesso di quello utilizzato per la produzione delle monete genuine. Invece di ottenere i coni con il bagno galvanico per elettroerosione, i falsari hanno seguito la più elaborata tecnica della modellazione a mano con la predisposizione di apposite matrici e con il chiaro intento di realizzare una sorta di produzione "a ciclo continuo". Il monitoraggio dei sequestri amministrativi delle monete false appartenenti alla classe in questione ha visto sin da subito un propagarsi del fenomeno da Palermo a Torre del Greco, Como, Modena e anche a Malta.